Corriere dello Sport – Sei volti nuovi, sei volte Roma

Roma-Verona Riscaldamento 3 PR

Sei facce nuove. Tutti titolari, tutti in grado di dare alla Roma un volto nuovo, vincente. Ecco come si sono presentati, a nostro parere, al pubblico romanista. Voti alti in pagella, se li sono meritati.

Ljajic 8 –  Adem ha dimostrato di poter parlare subito la stessa lingua di Totti. Pronti via, afferrato un pallone ai 25 metri, se lo è portato avanti e poi ha scagliato il tiro del 3-0 con una facilità disarmante.Un giocatore che si muove su tutto il fronte senza dare punti di riferimento agli avversari e che sente la porta come pochi.

 

Maicon 7.5 – Qualcuno lo voleva “bollito”, un omone dedito più alla vita notturna che al calcio, ormai lontano dal clima agonistico dopo aver esagerato con il triplete e lo strapotere sulla fascia destra ai tempi dell’Inter. Obiettivo numero uno: riguadagnarsi attraverso la Roma la maglia della Nazionale e i mondiali di giugno. Due partite, due prestazioni coi fiocchi. E subito la chiamata dal Brasile. Non sarà il Maicon del triplete, ma rispetto al Piris dello scorso anno siamo su un altro pianeta.

 

Strootman 7 – Contro il Verona ha giocato dopo uno stop abbastanza lungo a causa dell’infortunio alla caviglia patito nell’amichevole di Terni. Non era al top della forma e lo si è visto. Ma si è visto anche quanto e cosa conti l’olandese in questa squadra. In fase di non possesso dà sempre una mano ai compagni intercettando una miriade di palloni. Cresce l’intesa con De Rossi.

 
Benatia 7 – Il primo acquisto, fortemente voluto da Sabatini per dare peso, muscoli e presenza, ma anche tecnica, ad una difesa uscita male da una stagione, quella scorsa, da cancellare. Non a caso la Roma ha ridisegnato il suo reparto arretrato con tre giocatori nuovi (tutti titolari) su cinque. Benatia dà sicurezza. Fortissimo di testa, imbattibile nel corpo a corpo.

 
De Sanctis 7 – Due partite, neanche un gol al passivo, neanche una parata. E allora perchè il 7? Perchè fino ad oggi De Sanctis il lavoro migliore lo ha fatto nello spogliatoio e nelle relazioni esterne. Voglia feroce di riportare la Roma in alto. Con il lavoro e la convinzione.

 
Gervinho 6.5 – Era un po’ indietro nella preparazione perchè l’Arsenal lo aveva lasciato a piedi nella lunga tourneè nel Sud Est asiatico. Ma per lui garantisce Garcia. In realtà Gervinho sembra in crescendo. Se si deciderà a non centrare più in pieno i portieri riuscirà presto a segnalarsi nel tabellino dei marcatori.

 

Corriere dello Sport – R.Boccardelli

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