Strootman arma in più: «Roma, punto al sorpasso»

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La Gazzetta dello Sport (M.Cecchini) – A volte il destino si stanca. Ti prende di mira, ti sfianca di amarezze e poi magari passa ad altro. È quello che percepisce Kevin Strootman che, dopo essere rimasto fuori dai titolari della Roma per quasi 16 mesi, ha ritrovato innanzitutto un posto e poi una speranza di futuro all’altezza del suo passato. Ha alle spalle tre operazioni al ginocchio sinistro e, soprattutto, la paura che tutto non sarebbe mai tornato come prima. Poi per sua fortuna ha incontrato sulla sua strada il professor Pierpaolo Mariani che, operandolo presso la clinica Villa Stuart di Roma, lo ha rimesso a nuovo.

MARIANI FELICE – «Inutile dire di quanto sia soddisfatto che Kevin sia tornato a giocare da protagonista – dice Mariani –. Forse non è stato l’intervento più difficile della mia carriera, ma sicuramente è stato impegnativo. È più facile infatti confezionare un vestito se prima ci ha messo le mani un sarto dozzinale che se invece se n’è occupato uno bravo. E Strootman era stato operato da gente valida». Il fair play del professore è grande, così come il suo sorriso quando dice: «Deve solo aspettare che gli entrino duramente, allora si accorgerà che è davvero guarito». L’impressione è che il tagliando di Marassi, da questo punto di vista, sia stato più che valido.

NUOVO ACQUISTO – Per l’olandese, quindi, ora è il momento dei sorrisi. «Pensavo sia alla partita sia a tutto ciò che ho vissuto prima di rientrare – racconta a Roma Radio –. Anche la notte prima non avevo dormito bene per l’emozione. Mi venivano in mente tante cose. Il ginocchio, le gambe, la partita, tutto. Ero stato fuori molto tempo. Normalmente il mister non dice prima se qualcuno gioca. Stavolta l’ha detto un giorno prima. Mi sentivo nervoso, lo sono stato anche in campo nei primi 5 minuti. Ma volevo giocare e vincere. Anche in allenamento le prime settimane nessuno entrava forte su di me. E io dicevo: “No, fatelo”. Se no non sarei stato pronto per le partite. Sono contento. Il ginocchio ha tenuto, sto bene di gambe e abbiamo preso i tre punti, che è la cosa più importante. Io voglio vincere sempre. Forse faccio qualcosa in più per vincere, gli altri parlano con i piedi, io voglio dare un segnale per la squadra e verso l’avversario. Spalletti? Chiede tanto. Più in allenamento che in partita, ma così deve essere. Al 2° posto ci credo; voglio essere l’acquisto in più per la Roma».

RINNOVO IN VISTA – E il club ci crede così tanto che, come promesso, è già pronto a prolungare di un anno il contratto in scadenza nel 2018. Un attestato di stima verso l’olandese – che presto tornerà in Nazionale – e un ringraziamento da parte del giocatore verso un ambiente che, prima della scelta di Mariani, gli aveva dato carta bianca sulle cure e sulla successiva riabilitazione. Ma il passato ora è davvero dietro le spalle. Il destino, forse, potrebbe addirittura cominciare a sorridergli.

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