Strootman: «Ad andarmene non ci penso»

Leggo (F.Balzani) – «Juve e Napoli sono più forti e poi non sono costrette a vendere i migliori giocatori». Kevin Strootman alza le mani, almeno per quel che riguarda la lotta scudetto dalla quale ormai la Roma è fuori. Il centrocampista, intervistato da Sky, però invidia ai due club anche altro: «Noi non compriamo solo, ma vendiamo anche i pezzi migliori. È una cosa diversa rispetto a Juve e Napoli che non devono vendere per forza. Noi abbiamo perso Salah, Rüdiger, Pjanic, Benatia, Paredes». Un altro segnale al club dopo quelli di Di Francesco e Totti. È realista Kevin che a Udine potrebbe finire in panchina per poi giocare contro Shakhtar e Milan. «Voglio arrivare in Champions. L’Inter è in difficoltà, la Lazio invece sta facendo meglio di quanto previsto. Lotteremo per il terzo posto ma va bene anche il quarto. Peccato però non essere rimasti in scia di Napoli e Juventus – ribadisce Strootman – Sono più forti di noi, questo è sicuro, purtroppo non siamo competitivi per lottare con loro. Io ho tanta fiducia nel progetto di Pallotta, di Monchi, ma è una cosa diversa dalle altre squadre in Italia. Loro danno tutto per avere una squadra forte in campo, come quella di quest’anno e come sono sicuro sarà anche in futuro. In questi 5 anni che starò ancora qui voglio vincere qualcosa, una coppa o altro. Per farlo dobbiamo migliorare tanto. Sarebbe una cosa speciale per tutti, De Rossi e Totti ce l’hanno detto tante volte».

Strootman ad andare via non ci pensa proprio: «Ho rinnovato per rimanere a lungo con la Roma, ho una profonda riconoscenza verso la Roma che mi ha aspettato dopo tre operazioni chirurgiche, non potrò mai dimenticarlo. La clausola di 45 milioni? Nel calcio non si sa mai, forse la Roma preferirebbe i soldi alla mia permanenza, ma sono contento di giocare qui e non per nulla ho rinnovato. Dopo gli infortuni mi hanno sempre sostenuto, in questo momento non penso neanche ad un trasferimento». Sul cambio modulo e sul suo nuovo ruolo da regista: «Forse dà un po’ più sicurezza alla difesa, ma per noi non cambia molto. Avevamo bisogno di un cambio perché le cose non andavano bene, abbiamo perso qualche partita che non avremmo dovuto perdere. Qua si dice subito che si è passati al 4-2-3-1, ma si gioca ancora con 3 centrocampisti, solo che ora ce ne sono 2 davanti alla difesa invece che 2 dietro la punta». Finale dolce su Totti: «Anche adesso sta quasi sempre con noi a Trigoria. A colazione, a pranzo, viene negli spogliatoi. Adesso vedo Checco in abito, mentre negli anni precedenti odiava starci! Lui è una grande personalità, è la Roma e questo sarà sempre così. È molto importante per noi, ci dà fiducia. Deve rimanere per tutta la vita a Roma».

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