Storia da Roma. Il ko esterno per 2-1 è stato ribaltato nel 94% del casi: la tradizione aiuta a sperare nei quarti

Corriere dello Sport (R.Maida)Roma, si può. Verrebbe da dire che si deve, anzi, leggendo i precedenti storici delle coppe europee calcolati dagli statistici dell’Uefa: pensate un po’, nel 94 per cento dei casi una sconfitta per 2-1 rimediata in trasferta è stata ribaltata dalla squadra che giocava in casa la partita di ritorno. E allora sotto con lo Shakhtar Donetsk, come ha chiesto Di Francesco dopo la netta vittoria sul Torino: la storia è a favore. «Penso che possiamo farcela a entrare nei quarti» ha ammesso l’allenatore.

NUMERI – Il risultato di Kharkiv (2-1) si è verificato altre 352 volte nelle coppe europee, esclusi i turni preliminari: è stato cancellato nel secondo round in 331 casi (appunto il 94%) contro 21 combinazioni sfavorevoli. E’ un buon motivo per essere ottimisti anche se una delle 21 partite (6%) fa proprio parte della storia della Roma: nei quarti di finale della Coppa Uefa 1998/99, la squadra allora allenata da Zeman non seppe recuperare il ko incassato nel vecchio stadio dell’Atletico Madrid, 2-1 ovviamente, perdendo con lo stesso risultato all’Olimpico a seguito del discusso arbitraggio dell’olandese Van der Ende: annullò un gol regolare a Delvecchio, negò un rigore alla Roma e cacciò due giocatori, prima Wome e poi Totti. In campo c’era anche Di Francesco. Viceversa, negli ottavi di Coppa Uefa 1995/96, alla Roma di Carlo Mazzone era riuscita la rimonta contro i danesi del Brøndby: decisivo un gol di Amedeo Carboni (3-1) a tempo scaduto sotto la Curva Sud, su assist di tacco del più giovane del gruppo, sempre Totti, che già aveva segnato la rete dell’1-0.

SPERANZA – Parlando di 2-1 globali invece, quindi comprese le sconfitte in casa come handicap di partenza, la percentuale della Roma scende a 2 casi positivi su 5: oltre all’evento Broendby, nella testa dei tifosi non giovanissimi rimane nella memoria l’impresa di Norimberga, al primo turno della Coppa Uefa 1988/89: battuta 2-1 allo stadio Flaminio, la Roma di Nils Liedholm vinse 3-1 in Germania ai supplementari grazie all’unico gol italiano di Renato Portaluppi.

RICORDIIn generale la Roma non va molto d’accordo con le vittorie di rincorsa. Soltanto in 6 casi su 20 si è qualificata in una coppa europea dopo aver perso la partita d’andata (qualunque risultato): si tratta del 30 per cento del totale. Gli ultimi casi sono recenti e chiamano in causa la gestione Spalletti: Real Madrid e Lione. Per tornare all’ultima rimonta europea della Roma bisogna arrivare alla Coppa Uefa 2003/04, con Fabio Capello in panchina: 2-0 all’Olimpico dopo lo 0-1 esterno contro i turchi del Gaziantepspor. Magari Di Francesco rinverdisce i ricordi.

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