Stadio, tecnici in pressing sul Comune

Corriere dello Sport (M.Evangelisti) – Lo sappiamo, state guardando il calendario perdere fogli. Il 5 aprile, data di scadenza dell’attuale conferenza dei servizi che deve decidere sulla fattibilità del nuovo stadio della Roma – per adesso ancora in versione giunta Marino, con torri e tutto – è in arrivo e pressing anche più intenso sta facendo il 30 marzo, data indicativa entro la quale deve pervenire agli uffici regionali la documentazione – o meglio gli atti amministrativi del Comune – sulla nuova versione del progetto frutto dell’accordo raggiunto tra Campidoglio e club.

RIUNIONI – Non c’è molto tempo, in effetti, e la probabilità che alla fine bisognerà rassegnarsi a gettare alle ortiche questo iter e ripartire, magari limitandosi a perdere sei mesi e non di più, praticamente da zero resta molto alta. Però non è proprio tutto immobile come appare dall’assenza di rumori di fondo. Ieri i rappresentanti di Eurnova, la società del costruttore Luca Parnasi che si occupa dell’affare Tor di Valle, hanno incontrato i vertici dell’urbanistica comunale. Compreso lo stesso nuovo assessore Luca Montuori, che ha preso il posto del dimissionario Paolo Berdini. Nella riunione sia Montuori sia i responsabili dei vari settori dell’assessorato sono finalmente entrati in contatto con la versione seconda del progetto: quella limitata a 597.000 metri cubi e alleggerita di alcune opere pubbliche considerate secondarie. Adesso arriva a Roma il presidente del club giallorosso James Pallotta ed è molto, molto probabile che domani ci sia un faccia a faccia tra lo stesso Pallotta e il sindaco Virginia Raggi, anche se nulla di ufficiale è stato fissato.

TRANQUILLI – Non sembra in programma, invece, una vera e propria presentazione del nuovo progetto. Per rendere pubblici gli elaborati i disegnatori stanno aspettando che il Comune compia i propri passi politici: la stesura di una delibera di interesse pubblico che integri e modifichi quella della giunta Marino, almeno l’inserimento in calendario della discussione in assemblea sulla delibera medesima. Dal Comune continuano a dirsi sicuri che le scadenze fissate dalla Regione saranno rispettate. Può essere. Succedono tante cose strane.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti