Stadio, rottura più vicina: ultimatum sulla Roma-Lido

Ier Baldissoni ha avuto l’ennesimo incontro in Campidoglio per lo Stadio. La discussione si è incagliata sulle ferrovie, in particolare la Roma-Lido con il club giallorosso che ci metterà 45 milioni di euro di oneri concessori e la Regione che ne metterà altri 180. Qua ruota tutto. Dal Comune è arrivato l’ultimatum: prima le opere e poi lo Stadio. Oppure niente. Il vice-presidente ha provato la forzatura e ha chiesto di avviare comunque la pratica del progetto Stadio, la risposta del Comune è stata secca: “Non si può. O si fa alle nostre condizioni, oppure niente“. La posizione della Raggi da qualche mese è diversa e ci va con i piedi di piombo. Il nodo è quello della viabilità. “La legge è chiara, l’opera deve consentire la sua stessa fruibilità“, spiegano in Comune. La carta è quello dello strappo soft: “Per decidere di cambiare rotta e dire no a un’opera su cui non sei più convinta c’è un modo molto capitolino e Raggi, da brava avvocato lo ha capito. Gli uffici non sono in grado di lavorare alla pratica in modo veloce e spedito. Ed è il miglior modo per ingranare la retromarcia“, dice un dirigente. Lo scrive Il Messaggero.

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