«Stadio, Parnasi a processo. C’era un sistema corruttivo»

Non sono trascorse nemmeno ventiquattr’ore dall’annuncio della sindaca Virginia Raggi sullo sblocco dei cantieri per il Nuovo stadio della Roma che arriva la richiesta di rinvio a giudizio per chi quell’impianto doveva costruirlo: l’imprenditore Luca Parnasi, i suoi collaboratori: ma anche funzionari e politici del Comune di Roma. Tra gli imputati, anche l’ex vicepresidente del Consiglio della Regione Lazio di FIAdriano Palozzi, l’ex assessore regionale del PdMichele Civita e il Soprintendente ai Beni culturali di RomaFrancesco Prosperetti. Per gli inquirenti, Parnasi era il «capo e organizzatore» dell’associazione che ha cercato di pilotare in favore della sua società Eurnova le procedure amministrative legate al masterplan, approvato, nell’ambito della conferenza dei servizi. Nel mirino della Procura, i legami con la politica. Parnasi e soci avrebbero dato a Palozzi, «25.010 euro», cifra accreditata sui conti della sua società Pixie social media. Circostanza che costa agli imputati le accuse di finanziamento illecito e corruzione. Lui, in cambio, avrebbe garantito «l’asservimento della sua funzione agli interessi del gruppo». Lo riporta Il Messaggero.

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