Stadio, il fronte del no agita M5S: maggioranza a rischio all’Eur

«Rischiamo di fare la fine del Municipio XI», dice un consigliere di maggioranza dell’Eur che non sa ancora come finirà oggi. Perché nel pomeriggio si vota in aula l’annullamento dell’interesse pubblico sull’ecomostro di Tor di Valle, già approvato in commissione Urbanistica. Morale: un’altra giunta pentastellata balla sul Titanic. È quella del Municipio IX, l’Eur, che in comune con l’amministrazione appena sfiduciata di Mario Torelli ha un territorio interessato dall’opera più divisiva in assoluto: lo stadio della Roma. Solo che Torelli è riuscito a far calendarizzare la delibera dopo la sua mozione di sfiducia, e ora da delegato del sindaco potrebbe farla passare più facilmente. La maggioranza è di tredici, in dodici votarono l’interesse pubblico nel 2017 e nel frattempo due consiglieri hanno cambiato idea. Sono Paolo Barros e Raffaele Di Nardo. Stamattina ci sarà un’altra riunione perché sulla delibera “Stop stadio targata Cristina Grancio e Stefano Fassina, il voto del M5S non sarà compatto. Anzi, alcuni consiglieri hanno chiesto di poter esprimere un voto di coscienza. Intanto sul destino dell’XI Municipio la Raggi vuole proporre il “sequel” di un film già visto a Montesacro quando la presidente, Roberta Capoccioni, sfiduciata anche lei in Consiglio dopo l’abbandono di alcuni consiglieri, fu incaricata dalla sindaca di svolgere a titolo gratuito una consulenza per l’amministrazione.

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