Stadio e addio di Totti, fronte anti Pallotta. Mercoledì nuovo vertice su Tor di Valle

Il progetto stadio su un binario morto e le contestazioni dei tifosi sulla scia dell’addio di Totti. Rischia di essere una settimana complicata per James Pallotta. Il patron dell’AS Roma sull’operazione Tor di Valle ha puntato tutto, ma il fronte del «no» si allarga sempre di più. Anche i tifosi ormai si dicono contrari all’impianto, lo scrivono sugli striscioni e lo gridano in coro. Potrebbero farlo anche oggi, quando un gruppo di ultrà dovrebbe riunirsi davanti al palazzo del Coni, dove Francesco Totti in conferenza stampa ufficializzerà il suo addio ai giallorossi da dirigente. Dopodomani invece riprendono gli incontri al Comune sul nuovo stadio. Vertice tecnico, tra il vicepresidente della Roma, Mauro Baldissoni, e i dirigenti del dipartimento Urbanistica. La distanza tra i privati e il Campidoglio resta marcata. Palazzo Senatorio chiede che siano rispettate alla lettera le prescrizioni della delibera che ha concesso il “pubblico interesse” al progetto. E cioè che le opere pubbliche previste siano completate e funzionanti «contestualmente» alla prima partita. I proponenti invece non vorrebbero troppi vincoli, temono che la malandata ferrovia Roma-Lido non arrivi mai ai «16 treni l’ora» promessi nel 2017 (cioè una corsa ogni tre minuti e mezzo) e diffidano che l’unificazione dell’Ostiense-Via del Mare possa procedere a passo spedito. Lo riporta Il Messaggero. 

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