Stadio di proprietà, all’inglese. Nuovo progetto entro l’anno

Corriere della Sera (A.Arzilli – G.Piacentini) – Modello inglese con quarantamila spettatori, stadio green, di proprietà (e non in affitto dal costruttore, come sarebbe stato a Tor di Valle), che comporti un esborso massimo di 400 milioni e, soprattutto, porti a tempi celeri per la realizzazione. Progetto e studio di fattibilità pronti entro il 2021, poi due anni per l’iter burocratico e altri due per la realizzazione, in modo da inaugurare già a settembre 2025. Dopo l’addio alla trasformazione dell’ex ippodromo, la Roma studia un altro tipo progetto, più in linea col mondo post- Covid. Adesso si punta a costruire solo lo stadio, addirittura ripensato a capienza ridotta rispetto ai 55 mila posti di Tor di Valle, quindi senza le cubature da destinare a uffici e centri commerciali che avrebbero portato a un dedalo di compensazioni pubbliche. E a collocarlo in uno spicchio di città che sia, sotto il profilo delle infrastrutture, già pronto ad ospitarlo. Una zona collegata, non più un intero quartiere da fondare ex novo. Meglio se già nel perimetro del Piano regolatore per evitare varianti «pericolose » sotto i profili urbanistico e politico.

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Si comincia dalla valutazione delle aree disponibili che, secondo uno studio del Comune, sono 18 anche se non tutte riescono a tenere insieme i requisiti espressi dal club. Tra le papabili c’è Tor Vergata, zona che entro qualche anno potrebbe essere collegata anche dalla metro A se il governo dirà sì al progetto della Regione relativo ai fondi del Recovery plan. Nella nota con cui la Roma abbandona il progetto di Tor di Valle c’è proprio un riferimento alle “università della città” che a molti è parso diretto proprio all’ateneo. Poi un’area in zona Ostiense, non lontana dal Gazometro, quindi collegamenti assicurati e già rodati. Così come per uno spazio sulla Palmiro Togliatti: Gra a un passo e servizi garantiti. Impossibile invece la soluzione Flaminio per una questione di vincoli insuperabili. Quindi Fiumicino, ma per fare lì lo stadio bisogna trattare col Comune guidato da Esterino Montino.

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