Il progetto per il nuovo stadio della AS Roma fa un passo in avanti decisivo. A raccontarlo è Maurizio Veloccia, Assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, che ha annunciato il recupero di un’area strategica, occupata abusivamente da oltre vent’anni da un autodemolitore.

Ecco le sue parole :

“Roma Capitale è finalmente rientrata in possesso dell’area occupata abusivamente da oltre 20-30 anni da un auto demolitore: un altro passo avantiper il progetto del nuovo stadio della AS Roma. Ringrazio il Dipartimento dei Lavori Pubblici che ha svolto un lavoro importante e complesso per arrivare a questo risultato, ottenuto dopo un’intimazione al rilascio e allo sgombero a cui il detentore aveva fatto seguire un ricorso al TAR concluso positivamente per l’Amministrazione capitolina. In questa settimana l’autodemolitore sta liberando l’area riconsegnata al Comune che poi verrà consegnata alla Roma. Questo rientro in possesso è importante perché ci permette di recuperare un altro spazio pubblico occupato e proseguire con i sondaggi archeologici visto che, pochi giorni fa, sempre il TAR si è pronunciato nuovamente a nostro favore, rigettando un’istanza con la richiesta di sospendere i lavori. Ieri abbiamo effettuato un sopralluogo con i nostri uffici per verificare lo stato di avanzamento delle indagini, che vanno avanti speditamente: la Roma prevede di terminare la parte archeologica entro tre mesi, salvo cause non imponibili ai propri tecnici, mentre quella geognostica è stata completata e consegnata, così come quella vegetazionale.
Abbiamo una maggiore consapevolezza di quella che sarà la trasformazione di questo quadrante, per troppi anni completamente abbandonato e dimenticato, che ora sarà rivoluzionato. Accanto allo stadio, infatti, sorgerà infatti un vero e proprio hub dell’innovazione e della ricerca scientifica: durante il sopralluogo abbiamo constatato che lo studentato di Sapienza è alle rifiniture finali mentre sono iniziati lavori propedeutici alla realizzazione delle sedi del Rome Technopole, l’ecosistema dell’innovazione che raccoglie il sistema universitario laziale, Unindustria, Comune e Regione con un investimento di oltre 30 milioni.

Tutta l’area sarà poi immersa in un enorme parco verde. Su questo punto abbiamo chiesto alla AS Roma di lavorare con grande attenzione per realizzare un sistema ecologico e ambientale con zone a verde urbano attrezzato e fruibile da tutta la città, insieme a parti più naturalistiche in modo da compensare le aree occupate dallo stadio. Si tratta di quasi 93mila mq, 8000 mq di aree attrezzate e con l’impianto di 819nuovi alberi. Inoltre il parco sarà completamente sostenibile: avrà autonomia idrica grazie a un sistema di irrigazione che non attingerà a falde o rete pubblica, e un bacino di laminazione sotto al campo da gioco che consentirà anche la raccolta e il riuso dell’acqua oltre al drenaggio eventi meteorologici avversi. Rispetto allo studio di fattibilità, abbiamo voluto che un’area inizialmente prevista a cavea fosse sostituita da uno spazio naturale con due differenti tipologie di verde: una più urbana e un’altra di forestazione. Il nostro obiettivo, infatti, è che con il nuovo impianto sportivo non si riduca, ma aumenti e migliori la qualità ambientale di tutto il quadrante.
Si tratta nel suo complesso di un lavoro che prosegue su vari fronti, il Comune impegnato nella riconsegna delle aree, Sapienza nel lavoro sulla parte destinata alla ricerca e sviluppo e la Roma nell’area destinata allo stadio. Un quadrante in profonda evoluzione che, dopo anni di attesa, avrà una nuova vita: sportiva, ricreativa, naturalistica, scientifica. Aumenteranno gli spazi pubblici, aumenterà la fruibilità, si ridurranno l’abbandono e il degrado come già dimostra il lavoro fatto in questi mesi, a cui si aggiungerà una nuova pianificazione e valorizzazione dell’ambiente e del verde. La rigenerazione di Pietralata è un progetto bello, complesso ed appassionante, vedere tanti cantieri avviati, ci fa essere ottimisti e fiduciosi”.