Stadio della Roma. Attesa per la settimana prossima la bozza del nuovo progetto. Volumetrie tra 480 e 500 mila metri cubi

E’ attesa per la prossima settimana la prima bozza nero su bianco del progetto dello stadio di proprietà dell’AS Roma rivisitato dopo l’intesa verbale trovata otto giorni fa tra il Campidoglio a 5 Stelle e il club giallorosso. Una documento nel quale, a quanto filtra, il Comune si attende di trovare la definizione precisa delle volumetrie – che dovrebbero oscillare tra 480 mila e 500 mila metri cubi -, del nuovo disegno dell’impianto (che passerà da 55 mila a 60 mila posti) e del business park, in modo da capire quante saranno realmente le palazzine chiamate a sostituire le tre torri precedentemente previste. Atteso anche un calendario per la realizzazione delle opere pubbliche a carico dei proponenti del progetto (la Roma e la società Eurnova del costruttore Luca Parnasi), per vedere nel dettaglio quali saranno considerate come prioritarie e quali da posporre. Al momento si parla di tre infrastrutture che avranno la precedenza: l’ampliamento della via del Mare, il restyling della fermata Tor di Valle della ferrovia Roma-Lido e il consolidamento idrogeologico del fosso di Vallerano. Precedenza anche per il ponte pedonale che collegherà la fermata Magliana della ferrovia che conduce a Fiumicino. Ancora da definire la questione del ponte che attraversa il Tevere, da scegliere tra il progetto del ponte dei Congressi – già finanziato dallo Stato ma alle prese con problemi di possibile sforamento del budget – e quello ipotizzato poco oltre dal progetto giallorosso. Una volta ottenuta la prima bozza del progetto, la giunta sarà chiamata a formulare in tempi rapidi una delibera di novazione di quella che nel dicembre 2014 concesse il pubblico interesse al dossier. Un testo che, una volta al voto dell’Assemblea Capitolina, abbia valore di variante urbanistica. Il tempo stringe, la Regione Lazio ieri è stata chiara, vuole vedere il progetto su carta e la delibera del Comune entro il 30 marzo, in modo da arrivare alla nuova riunione della Conferenza dei servizi, in programma il 5 aprile, con un parere basato su atti concreti.

Agi

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