Stadio della Roma: perché è giusto fare il tifo per la sua costruzione

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Lo Stadio della Roma è una grande occasione per la città. In termini di investimenti, e di possibilità di lavoro. Con la non trascurabile possibilità di riqualificare un quadrante della città oggi praticamente abbandonato. Stiamo parlando di oltre un miliardo di euro di investimenti. Cifre alle quali, chi vuole bene alla città di Roma, non può dire di no. Per alcuni, che magari questo stadio lo avrebbero voluto costruire, siamo davanti ad un «ecomostro» pieno di difetti. Su altri progetti che hanno incartato la città – quartieri interi nati intorno ad un centro-commerciale senza lo straccio di un collegamento – evidentemente non avevano nulla da obiettare.

Il progetto dello Stadio presentato ieri dalla As Roma e dal suo Presidente James Pallotta è molto bello, ma anche molto complesso da realizzare. Talmente complesso da sembrare irrealizzabile per il cittadino romano medio, sfiancato da progetti annunciati e mai visti. Promessi e mai realizzati. Presentati e rimasti a metà. Non vi nascondo che mentre da tifoso rimango abbagliato dalla bellezza del progetto urbanistico, da cittadino romano vivo un po’ di scetticismo, probabilmente congenito all’essere figlio di questa città. Diciamoci la verità, siamo cresciuti con i lavori della Metropolitana C che hanno scandito la nostra vita. Ne sentiamo parlare da venti anni e solo pochi mesi fa una piccola parte ha visto la luce. Per riaprire una strada come la Panoramica ci sono voluti circa 18 mesi, pensare che lo stadio della As Roma nasca prima del 2018 si scontra con l’idea che abbiamo di Roma.

Da cittadini romani, abituati a sopravvivere ormai in questa città, ci sembra quasi impossibile che l’efficienza possa far parte della nostra vita. Ci sembra improbabile che un’opera possa concludersi secondo i tempi programmati. Che un’opera moderna, bella e funzionale, possa vedere la luce senza sprechi, ritardi, avvisi di garanzia, e quant’altro sembra accompagnare tutte le grandi opere di questo paese. Anche per questo è giusto “fare il tifo per l’opera che il Sindaco Marino e James Pallotta stanno mettendo in cantiere. Lo facciamo non tanto per la Roma, ma anche e soprattutto per Roma. Per sconfiggere l’ambientalismo del “no”, i costruttori improvvisamente ambientalisti, e per i catastrofisti di professione. Non sarà una sfida facile, anche per questo vincerla potrebbe essere molto importante. Per la Roma, ma soprattutto per Roma.

giornalettismo.com (M.Esposito)

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