Stadio della Roma, Meis: “Il mio obiettivo sarà avere come modello l’antichità e le tradizioni, come il Colosseo. Sono fiducioso, l’impianto si farà e la Curva Sud sarà il piatto forte”

Dan Meis

All’Università Americana di Roma l’Archistar americana Dan Meis, ha raccontato l’evoluzione progettuale del nuovo Stadio della Roma a Tor di Valle. Queste le sue parole: “Differenti tecnologie e forme, mi sono sempre adattato a queste necessità. Lo farò anche con il progetto dello Stadio della Roma. Il mio obiettivo sarà avere come modello l’antichità e le tradizioni, come il Colosseo. Una caratteristica fondamentale dei miei progetti è la flessibilità delle strutture. In precedenza si è creato un compromesso per far ospitare a uno stadio più eventi, ma come succede con l’Olimpico il rischio è quello di avere una pista d’atletica che non permette di vedere al meglio le partita. Ho preso spunto dai giocattoli giapponesi per fare degli stadi convertibili per rendere al meglio ogni tipo di esperienza. A Seattle piove molto ed il tetto dello stadio scorre e si apre, l’idea era combinare qualcosa del genere con la Saitama Arena. Abbiamo ricevuto migliaia di email su come andava progettata la Curva Sud. Abbiamo pensato ad un ascensore per far uscire i giocatori. Se crei una struttura accogliente le persone tendono a rispettarla di più. Non sto costruendo qualcosa per il mio portfolio, sento una grande responsabilità verso questo progetto. Vi confesso che non ho mai fatto parte di un progetto di questa portata, ma sono fiducioso che si farà”.

Queste altre dichiarazioni (insideroma.com): “Il sito della stadio? Non è stato facile trovarlo abbastanza grande per lo stadio a Roma, io stesso mi sono sorpreso quando lo abbiamo individuato. Dobbiamo tener conto della storia della città. Sarà uno stadio dinamico, leggermente sollevato da terra, su una piattaforma. E la Curva Sud è il piatto forte. L’idea dei gladiatori che salgono ed entrano nel Colosseo da sotto ci è piaciuta molto. La Curva Sud sarà un elemento indipendente al resto della struttura. Ci sarà anche una grossa strada che permetterà il libero fluire dei tifosi, con attrazioni e servizi all’esterno. Lo stadio potrà essere utilizzato anche per eventi non sportivi, concerti ad esempio. Ci sarà una particolare attenzione all’ingresso dei calciatori, che entreranno da sotto come  gladiatori nel Colosseo. Altra novità: ci saranno delle scalinate ampie all’entrata come le grandi piazze (Piazza di Spagna). Violenza fuori dallo stadio? In Italia so che è un problema, ma la struttura progettata sarà concepita per un’esperienza unica sportiva, che farà concentrare i tifosi più sull’evento che su altre situazioni. Auto Bus e metro? A Roma non è facile, ma abbiamo progettato ampi parcheggi e collegamenti sicuri e facili. Il mio progetto preferito?Dico sempre che è il prossimo. Ma costruire in una città e per una squadra del genere e con così tanti tifosi mi dà una grande responsabilità. Un progetto che mi ha colpito profondamente e a cui mi sono dedicato ampiamente. Passione per il calcio in Europa? In America è molto ammirata. Vogliamo fare dello Stadio della Roma un Word Class Stadium, un impianto di livello mondiale. Il Tevere? Si, penso che è un buon fattore che sia vicino allo stadio. E non sarà un problema per i collegamenti, lo potremo sfruttare. Costruire uno stadio per la Lazio?Assolutamente no, ormai sono un tifoso della Roma. Non potrei mai costruire uno stadio per la Lazio. Cercheremo di iniziare la costruzione dello stadio entro il 2015“.

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