Stadio della Roma, le intercettazioni: “Ma se togliamo il ponte per la città è un disastro”. “Sì, tu non dire niente”

Promesse di denaro, con soldi in contanti coperti con fatture per operazioni inesistenti, poi consulenze legali e posti di lavoro assicurati a familiari di amici. Queste, dalle prime indagini, risultano essere le cause per gli arresti, in custodia cautelare, dei nove indagati sullo stadio della Roma.  Adriano Palozzi, vice presidente del Consiglio Regionale del Lazio, eletto con Forza Italia avrebbe infatti ricevuto un’erogazione di 25 mila euro, falsamente fatturata, per una campagna pubblicitaria non avvenuta. A Michele Civita, consigliere regionale Pd ed ex assessore della giunta di Nicola Zingaretti con delega all’Urbanistica, sarebbe stata promessa l’assunzione del figlio in una delle societa’ riconducibili al gruppo di Parnasi. Mentre al capogruppo dei 5 Stelle in Campidoglio, Paolo Ferrara, sarebbe stato promesso un progetto di restyling del lungomare di Ostia e Berdoni, capogruppo di Forza Italia in Assemblea Capitolina, una somma di denaro on quantificata. Questo, come riferito da La Repubblica, era il sistema di illeciti guidato da Parnasi e Lanzalone, scoperto attraverso intercettazioni telefoniche. 

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