Stadio della Roma. Giachetti (PD): “Non avendo nulla si avvicina la possibilità che salti tutto” – VIDEO

Pagine Romaniste (F.Biafora) – Roberto Giachetti, politico del Partito Democratico, è stato intervistato dai cronisti presenti a margine dell’Assemblea Capitolina straordinaria. Queste le sue parole sullo Stadio della Roma:

Sulla base di quello ovviamente si davano delle cubature in più, che tra l’altro si sviluppavano in altezza e consumavano. Stiamo parlando di qualcosa che non sappiamo, perché non sappiamo cosa sia successo. È successo come nelle Olimpiadi che vogliono smontare quello che è stato realizzato nella scorsa consiliatura. Ora non sappiamo cosa abbiano in mente e non sappiamo che impatto avrà sulle opere pubbliche che si devono fare. Ho la sensazione che ci sia un inganno nei confronti di tutta la città nell’affermare che si metterà la prima pietra quest’estate, rischia di essere un inganno perché non avendo ancora il progetto nella Conferenza dei Servizi del 5 aprile è probabile che si debba ricominciare daccapo. Mi auguro che quest’inganno se si realizza vede artefici i 5 stelle. La Roma dà per scontata la prima pietra di fronte un inter che è improbabile, non per colpa di qualcuno. Il progetto c’è, ma è stato smontato per farne uno nuovo.

Se dovesse ricominciare la Conferenza quali tempistiche ci saranno?
Si ricomincia tutto. Bisogna avere un progetto, la legge sugli stadi prevede un interesse pubblico, ora c’è un interesse privato che è quello dell’AS Roma e quello del costruttore. Ma l’interesse è per la città, se non sappiamo le opere pubbliche ci sono non sappiamo neanche se esistono i requisiti per farlo, quindi si ricomincia daccapo.

Cosa si aspettava?
Io purtroppo oggi mi aspettavo qualche certezza in più da parte dell’assessore. L’unica certezza che abbiamo è che non hanno nulla in mano e quindi la probabilità è che si debba ricominciare. Quest’altra Conferenza dei Servizi non è campata per aria ma concreta.

Non sanno come andare avanti?
Intanto l’ossessione di dover distruggere tutto quello che hanno fatto, è successo con l’Olimpiade e sta succedendo con lo Stadio. E poi una filosofia che loro hanno, quando l’assessore dice che il punto prevalente è lo stadio, ribalta completamente l’impostazione data con la precedente amministrazione. Per noi il punto prevalente erano le opere pubbliche per un quadrante sofferente da ricucire. Sulla base di quello venivano date le cubature in più, se adesso si tagliano il ragionamento è che si può arrivare a degli strafalcioni perché il tema del consumo del suolo è importante, perché è evidente che le cubature se ci consumano in altezza consumi meno suolo che va a favore del parco pubblico. Se togli le tre torri e metti 18 palazzine di 7 piani che occupano uno spazio enorme. Stiamo parlando per ipotesi perché non abbiamo nulla, e la cosa più grave è che non avendo nulla si avvicina la possibilità che salti tutto.

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