Stadio della Roma. Domani in commissione verrà chiarita nel dettaglio la composizione del nuovo masterplan

 

I particolari saranno mostrati domani nel corso di una commissione congiunta Urbanistica e Mobilità, ma i dettagli del progetto dello stadio dell’As Roma che la prossima settimana approderà in giunta iniziano a prendere forma. I dettagli che emergono vedono le cubature del business park ridotte del 50% rispetto al primo progetto approvato dall’Aula Giulio Cesare nel dicembre 2014: le tre torri sono state sostituite da altrettante strutture alte come palazzine e collegate tra loro da delle coorti interne, che viste dall’alto sembrano un unico fabbricato. Oggi l’assessore comunale all’Urbanistica, Luca Montuori, ha illustrato i dettagli del nuovo testo ai consiglieri comunali di opposizione. Domani in commissione verrà chiarita nel dettaglio la composizione del nuovo masterplan, a partire da quali ponti verranno realizzati, con l’elenco delle opere pubbliche costruite a carico dei proponenti. “E’ stato un incontro in cui ho spiegato tecnicamente le modifiche della delibera 132 e del nuovo progetto che ridefinisce l’interesse pubblico dell’intervento. L’incontro è stato sincero, abbiamo approfondito alcuni aspetti, le opposizioni ci hanno posto delle domande a cui abbiamo risposto“, ha spiegato Montuori. “Le opere pubbliche sono legate alla realizzazione anche di opere private – ha aggiunto – contestuali alla realizzazione dello stadio“. Quanto agli investimenti sulla ferrovia Roma-Lido, Montuori sottolinea: “Noi abbiamo individuato una serie di investimenti economici che ci permetteranno di migliorare la flotta dei treni attraverso il recupero di alcuni convogli che già avevamo e l’acquisto di altri. Nel complesso il nostro obiettivo e’ arrivare a un treno ogni 4-5 minuti, Parallelamente la Regione di concerto col Comune sta investendo per il miglioramento complessivo della linea, sono 180 milioni di euro di cui 150 dedicati agli investimenti strutturali e circa 30 all’acquisto di altri treni“.

A chi gli ricordava le parole del presidente dell’As Roma James Pallotta, che ha avrebbe ventilato di abbandonare il club se entro il 2020 lo stadio non fosse pronto, Montuori replica: “Io faccio il mio lavoro per portare avanti la procedura nei tempi che ci eravamo dati, ci stiamo riuscendo, non posso commentare delle ipotesi“. Dopo l’incontro il capogruppo di Fratelli d’Italia Fabrizio Ghera ha sostenuto: “Sullo Stadio della Roma a Tor di Valle non abbiamo firmato cambiali in bianco alla Giunta Marino e non ne firmeremo alla giunta Raggi, non abbiamo alcuna preclusione ma è importante per noi verificare le carte nel dettaglio per capire di che progetto parliamo e valutare la nostra posizione“. Mentre il consigliere Pd Giulio Pelonzi ha sottolineato: “Noi siamo favorevoli a fare lo stadio, però vogliamo anche che sia garantita la trasparenza e la partecipazione e che alla fine sia il Consiglio comunale a decidere. Per questo abbiamo proposto che fossero distinti due momenti amministrativi: prima serve l’approvazione da parte dell’aula della delibera di interesse pubblico che prenda in esame tutte le opere pubbliche a carico del privato che il progetto porta con se. E poi serve l’approvazione della variante“. Il testo della delibera, secondo il cronoprogramma della maggioranza M5S, la prossima settimana dovrebbe essere esaminato dalla giunta di Virginia Raggi e poi tra il 12 e il 15 giugno approdare in Assemblea Capitolina per il voto finale.

AGI

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