Massimo Ferrarese, presidente di Invimit, è stato intervistato da La Repubblica ed ha parlato della costruzione dello Stadio della Roma. Questo uno stralcio delle sue parole:
Come si può fare l’operazione? Rimane a Tor di Valle?
«Naturalmente mi aspetto di poterlo studiare con la sindaca, una possibilità è quella di acquistare un adeguato terreno dal Comune: l’interesse da parte nostra a valutare operazioni di questo tipo c’è. Ma noi acquisiamo solo immobili pubblici quindi il Comune dovrebbe avere il terreno: a quel punto potremmo sviluppare il progetto e stabilire le modalità di gestione che potrebbero essere affidate alla società sportiva».
E i tempi?
«Porterò la proposta al prossimo cda previsto per la settimana prossima e subito dopo la faremmo al Comune».
È difficile l’iter?
«No, anzi darebbe trasparenza: è una operazione tra enti pubblici, poi entrerebbe chi gestisce il bene. Non ci sono norme Ue che limitano queste operazioni e non è un aiuto di Stato. Non esagereremo con l’utile: è una mission anche se nel tempo dovrà fruttare. Parliamo di profitti i cui fondi rimarrebbero pubblici».
Quali reazioni si aspetta dal Campidoglio?
«Sarebbe solo una bella notizia per sbloccare nuovi investimenti e potrebbe essere la prima di tante soluzioni per la capitale: a seguire potremmo dedicare la nostra attenzione allo stadio Flaminio».