Stadio della Roma, Eurnova chiede un proroga di 30 giorni della conferenza dei servizi

La società Eurnova srl chiede una sospensione dei lavori della Conferenza dei Servizi decisoria e dei procedimenti connessi per un termine non inferiore ai giorni trenta al fine di superare le criticità evidenziate e definite il procedimento con esito positivo“. Lo si legge nella lettera che la società Eurnova, che fa capo al costruttore Luca Parnasi, proprietaria dell’area dell’ippodromo di Tor di Valle dove è previsto venga costruito lo stadio dell’As Roma, sta inviando alla conferenza dei servizi. La prossima riunione della conferenza era convocata per il 3 marzo dopo una prima proroga richiesta dal Campidoglio.

La procedura di vincolo in corso sull’ippodromo di Tor di Valle, criticità ambientali e le novità legate alla ridefinizione delle opere pubbliche. Sono i tre punti citati nel testo della lettera che la società Eurnova sta inviando alla conferenza dei servizi sul progetto dello stadio dell’As Roma come motivo per chiedere altri 30 giorni di sospensione. Al primo punto c’è l’avvio della procedura di vincolo sull’ippodromo di Tor di Valle – che nel progetto dovrebbe fare posto allo stadio del club giallorosso – da parte della Soprintendenza Archeologica Belle arti e Paesaggio di Roma che consente 80 giorni ad Eurnova per formulare le sue controdeduzioni. Segue una nota della Regione Lazio che ha comunicato la sussistenza di “motivi ostativi alla pronuncia favorevole di compatibilità ambientale“. Quindi c’è il nodo delle opere pubbliche a carico dei proponenti del progetto, oggetto del vertice della scorsa settimana tra Comune, squadra e costruttore che ha portato ad una ridefinizione del progetto diminuendo le cubature e modificando la tempistica di realizzazione delle opere di viabilità a servizio dell’impianto sportivo. Il Campidoglio ha comunicato alla società immobiliare “l’intendimento dell’amministrazione di procedere alla verifica e ridefinizione dell’interesse pubblico con particolare riferimento all’individuazione delle opere pubbliche di interesse generale ed alla rideterminazione della potenzialità edificatoria massima dell’area oggetto di intervento“.

Agi

Nella lettera, che è pronta, la società Eurnova, “nella qualità di soggetto proponente” del progetto dello stadio, oltre all’iter di vincolo avviato dalla Soprintendenza archeologica che “si dovrà concludere entro 120 giorni dall’avvio“, spiega anche che la Regione Lazio, nella direzione regionale governo del ciclo dei rifiuti – area di valutazione impatto ambientale – “con nota del 14.2.2017 ha comunicato la sussistenza di ‘motivi ostativi’ alla pronuncia favorevoli di compatibilità ambientale invitando la scrivente società a presentare osservazioni e documentazione integrativa. La società ha presentato in data 27.02.2017 prime osservazioni generali con una parte della documentazione, riservandosi di produrre ulteriori documenti in corso di predisposizione“. Sempre nelle premesse Eurnova riferisce che il 27 febbraio Roma Capitaleha comunicato l’intendimento dell’amministrazione capitolina di procedere alla verifica ridefinizione dell’interesse pubblico dichiarato, con particolare riferimento alla individuazione delle opere pubbliche di interesse generale ed alla rideterminazione della potenzialità edificatoria massima, dando alla società la possibilità di presentare eventuali osservazioni“.

Ansa

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