Stadio della Roma, conclusa l’inchiesta sul contratto di affitto di Tor di Valle. Quattro indagati

Ippodromo Tor di Valle

La Procura della Repubblica di Roma ha concluso con il deposito degli atti l’inchiesta sul terreno di Tor di Valle, di proprietà della società Sais fallita nel 2014, dove dovrebbe essere costruito lo stadio della Roma. L’indagine, riguardante una serie di irregolarità attribuite alla società ‘Ippodromo Tor di Valle’ coinvolge gli imprenditori Gaetano e Umberto Papalia, rispettivamente già presidente e componente del consiglio di amministrazione della ‘Ippodromo Tor di Valle’ costituita nel 2008 per la gestione del galoppatoio e fallita nel 2013. I Papalia erano anche detentori del capitole della Sais, fallita come si è detto nel 2014. Indagati anche Umberto Cicozzi, già liquidatore della ‘Ippodromo Tor di Valle’ e Michele Saggese, amministratore unico della Sais.

Ipotizzando i reati di bancarotta per distrazione e omesso pagamento dell’Iva, la Procura contesta come si è detto una serie di reati derivanti alla rescissione del contratto di locazione del terreno di canoni non pagati privando i creditori di Sais ‘Ippodromo Tor di Valle’ dei proventi che sarebbero derivati dallo sfruttamento dell’ippodromo, poi acquistato sempre nel 2013 dall’imprenditore Parnasi e quindi ceduto alla società che dovrebbe edificare lo stadio. Sempre sull’uso del terreno per edificare lo stadio la Procura ha avviato un’indagine per stabilire se nella zona ci sia la possibilità di un pericolo idrogeologico che potrebbe essere determinato dalla costruzione dell’impianto sportivo.

Adnkronos

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