Stadio della Roma, ass. Caudo: “Non so se si farà”

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La cartina di tornasole di come il Comune ha gestito l’operazione stadio della Roma sta nel fatto che, tre mesi e mezzo dopo l’approvazione della delibera (sulla pubblica utilità del progetto, il 22 dicembre 2014, n.d.r.), il proponente privato sta ancora valutando se fare o meno l’operazione”. Parole dell’assessore all’urbanistica di Roma Giovanni Caudo che ieri sera, nel centro anziani di Decima in via Roberto Lordi, ha incontrato per oltre tre ore i cittadini interessati (e in alcuni casi ostili) al progetto del nuovo stadio della Roma a Tor di Valle. Caudo, sottolineando quanto il Comune abbia corretto il progetto iniziale dell’impianto giallorosso, ha fatto capire che Luca Parnasi e James Pallotta potrebbero abbandonare l’idea del nuovo stadio a causa dei tanti paletti fissati dall’amministrazione capitolina.

Tempi incerti.In questo momento in Comune non c’è nessun progetto dello stadio e nessuna procedura aperta”, spiega Caudo. In effetti, secondo l’iter indicato dalla legge di Stabilità 2014 (n° 147/2013, commi 303, 304, 305), il proponente (Parnasi con Pallotta) deve recepire i dettami del Comune e ripresentargli il progetto corretto, che poi lo stesso Comune, dopo un veloce esame, girerà alla Regione, che avrà sei mesi di tempo per una nuova valutazione. Attualmente siamo proprio nella fase, iniziata con la delibera del 22 dicembre, in cui Parnasi e Pallotta devono correggere il progetto e valutare se vale la pena continuare. I tempi si sono allungati: Caudo non dà certezze sul proseguimento dell’iter mentre il Comune di Roma, la scorsa settimana, aveva annunciato che “la società si è impegnata a consegnare entro il 15 giugno l’intero progetto comprendente lo stadio, le infrastrutture necessarie e gli altri edifici”.

Gli strumenti del Comune. Nell’incontro a Decima Caudo ha tuttavia spiegato che, teoricamente, “non ci sono” tempi definiti dalla legge per la presentazione del progetto definitivo e ha confermato che i tre grattacieli accanto all’impianto avranno un’altezza “fino a 220 metri. E quando, a fine incontro, cittadini e comitati di quartiere gli hanno consegnato una serie di documenti per integrazioni e correzioni, Caudo ha mantenuto l’incertezza sulla costruzione dell’impianto: “L’amministrazione comunale utilizzerà tutti gli strumenti di carattere organizzativo per poter gestire tutto – le parole dell’assessore – qualora si faccia (lo stadio, n.d.r.) perché attualmente non si sa neanche se si fa”.

 

Romapost.it

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