Stadio all’Ostiense, i costruttori bocciano l’area degli ex Mercati

La Repubblica (P. Boccacci – L. D’Albergo) – Lo stadio della Roma nell’area del Gazometro “sarebbe una cosa bellissima”. Ma i i giallorossi si allontanano già dagli ex Mercati Generali: si è agli ultimi atti per far far finalmente partire il cantiere per la grande Città dei giovani “entro il mandato di questa giunta”. Ovvero entro ottobre.

Nessuna dichiarazione ufficiale ma dagli ambienti dei concessionari, la Lamaro dei fratelli Toti, e dei sub concessionari, la Société Generale Immobilière Italia che fa capo in Francia al potente Gruppo De Balkany, filtrano questi messaggi. Sms che fanno pensare che per il nuovo impianto romanista all’Ostiense sia rimasta in piedi solo l’ipotesi del Gazometro.

A chi realizzerà la Città dei giovani piace – e non poco – l’idea di uno stadio raggiungibile a piedi: darebbe sfogo al progetto Toti, con i suoi locali e i suoi negozi. Ma che cosa manca per vedere l’avvio del cantiere, che per sedici anni è rimasto quella grande buca di fango che si vede dal bianco ponte della Garbatella? Dal Campidoglio era arrivata la lettera nella quale si chiedeva la documentazione per poter finalmente dare il via alla concessione. Ma poi è scoppiata la pandemia.

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