Spunta un nuovo audio, Berdini vicino all’addio

Il Messaggero (M.Evangelisti – F.Rossi) – «No, ora è impossibile salvare Berdini». Anche chi fino all’ultimo ha difeso l’assessore all’Urbanistica di Roma, perfino dopo l’intervista in cui spendeva parole feroci contro la sindaca Virginia Raggi, adesso che è stato diffuso un altro audio si arrende. Cosa dice Berdini in questo nuovo frammento? «Mo’ fa’ conto quello che penso io, che rimane veramente fra noi, poi lo utilizzi: un anonimo che ti ha detto… Cioè questi erano amanti» dice Berdini nell’audio, pubblicato ieri da un giornalista de La Stampa. Sta parlando della Raggi e di Salvatore Romeo. È un nuovo pezzo della conversazione che ha inguaiato Berdini, quella su cui inizialmente l’assessore, mentendo, aveva detto «non sapevo che stavo parlando con un giornalista».

NOVE SECONDI – I nove secondi di registrazione non solo confermano il contrario, ma dimostrano che Berdini voleva che diventasse pubblica, che ha voluto colpire scientificamente la sindaca, che invita il cronista a usarlo come fonte anonima. Ieri sera si è capito che nessuno avrebbe più potuto aiutare il professore, che non solo ha dimostrato una anomala incontinenza verbale, ma anche una doppia faccia, la stessa che lo ha visto inizialmente su una posizione stadista poi stranamente modificata. «Se prima potevi pensare che il suo fosse stato solo un errore, dopo questa parte dell’audio ti viene da dire che ci fosse del dolo», dicono infuriati alcuni consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle. Ecco perché in tempi rapidi la Raggi ritirerà le deleghe all’Urbanistica e ai Lavori pubblici, prendendole ad interim. Anche ieri sera ci sono stati scambi di telefonate con Milano. Si è deciso di aspettare prima di prendere una decisione affrettata, anche perché l’amministrazione capitolina ha già incassato una serie di «no, grazie» dai papabili sostituti, ma sembra alquanto improbabile che Paolo Berdini possa essere salvato.

POLIZZA – Anche perché in parallelo bisogna maneggiare con attenzione ciò che trapela dall’inchiesta giudiziaria che vede Virginia Raggi indagata per abuso d’ufficio per le nomine di Marra e Romeo. Quest’ultimo, a cui la sindaca aveva triplicato lo stipendio nominandolo capo segreteria, deve spiegare perché prima delle elezioni aveva intestato una polizza vita proprio alla Raggi. Ieri lui stesso ha spiegato su Facebook: «Durante la settimana ho modificato l’intestazione delle polizze vita che avevo stipulato indicando come beneficiaria in caso di mia morte Virginia Raggi, così come lei aveva pubblicamente richiesto il giorno in cui è venuta a sapere che avevo sottoscritto diverse polizze aventi come beneficiari alcuni miei amici». Insomma, Berdini ha scelto i giorni peggiori per pronunciare di fronte a un giornalista alcune frasi spietate contro la sindaca: «è impreparata», «è inadeguata», «sono amanti».

A SUA INSAPUTA – Consapevole forse che ormai la sua esperienza in Campidoglio sta terminando, che anche la soluzione di affiancargli alcuni tutor che controllino che non combini altri guai non regge, ieri sera Berdini si è confidato con l’Ansa, parlando del giornalista che ha raccolto le sue improvvide cattiverie: «I colloqui con questa persona sono stati due. Uno appena finito il convegno al quale stavo partecipando. Il secondo colloquio è avvenuto fuori, mi stava aspettando. È lì che si è qualificato anche come giornalista. Ma non mi ha mai detto che stava registrando». È una linea difensiva sempre più fragile: non solo perché comunque Berdini non può negare i giudizi molto negativi sulla Raggi, ma perché nella nuova registrazione si dimostra che lui stesso invitava il giornalista a usarlo come fonte anonima per la parte che riguarda il presunto legame sentimentale tra la sindaca e il suo capo segreteria. Adesso, il rapporto tra l’urbanista e l’amministrazione pentastellata sembra davvero arrivato al capolinea.

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