Sprint stadio. Baldissoni e Zanzi in Usa

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La Gazzetta dello Sport (M.Cecchini) – Stavolta si va fino in fondo. E non stiamo parlando di derby, e neppure della proposta dell’Osservatorio per gli eventi sportivi che ha proposto il blocco alla trasferta di Bergamo per i tifosi della Roma (facendo arrabbiare club e fans). La società, infatti, vuole stringere i tempi sulla questione relativa al nuovo stadio e per farlo Pallotta ha chiamato a Boston – oltre agli esperti, primo fra tutti il nuovo responsabile, David Ginsberg – anche il d.g. Baldissoni e il ceo Zanzi, che torneranno in Italia sabato. La volontà è di presentare il progetto tra fine aprile e i primi di maggio.

LE ISTITUZIONI – Tutto questo, poi, accade in coincidenza con la presentazione del libro di Ignazio Marino, ex sindaco di Roma, che fa capire di essere preoccupato per i veti politici. «Renzi e Zingaretti hanno rallentato e forse vogliono fermare la costruzione dello stadio. C’è poca chiarezza nei candidati sindaco sul tema. Non vedo gran determinazione nel proseguire». La replica di Zingaretti non si è fatta attendere. «Voglio chiarire che la Regione è ancora in attesa del progetto. Lo stesso Comune, inviando i documenti con i pareri sui progetti depositati, scrisse esplicitamente che anche l’assenza di un parere positivo avrebbe compromesso l’interesse pubblico dello stadio e i dipartimenti ci inviarono tutti i pareri negativi che avevano. Quindi noi siamo in attesa del progetto dello stadio della Roma».

SABATINI E TOTTI – Facile immaginare come la questione sia delicata. Ma non basta. Ovvio pensare che riunione con Pallotta sarà anche l’occasione per affrontare altri due temi spinosi: il rinnovo di contratto di Totti e la sostituzione di Sabatini, intenzionato ad andarsene ma che diversi a Trigoria vorrebbero trattenere. Impressioni? Saranno giorni caldi.

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