Spalletti: “Abbiamo abbassato il livello di autostima e la qualità di calcio. Il bilancio si farà tra quattro partite” – VIDEO

Luciano Spalletti, tecnico della Roma, è stato intervistato durante il post partita di Roma-Lazio 1-3. Queste le sue parole:

SPALLETTI A MEDIASET

Brutta Roma e brutta sconfitta…
Brutti episodi che hanno determinato poi una brutta Roma. Cominci bene, fai quella che è la partita che abbiamo pensato di fare e poi alla prima volta che vengono giù tirano in porta e prendi gol e c’erano stati due episodi dove potevamo andare in vantaggio noi. Pii è chiaro che subisci un po’ contraccolpo, e cominci a pensare che non è la partita che ti aspetti, e che non sia poi il disegno giusto, sbagli qualche pallone di più e diventa una partita aperta dove non riusciamo ad essere la squadra che siamo. Decidiamo di fare questo cambiamento perché soprattutto Rudiger era quello che spingeva però me lo trovavo sempre a metà strada alto senza finire poi la spinga e non mi serviva per la fase difensiva per cui mi sono messo a 3 perché loro nelle ripartenze diventano pericolosi perché avevamo perso un po’ di lucidità nelle scelte e quando sono venuti giù e hanno rifatto gol ancora su deviazione.

Emergono poca cattiveria agonistica in attacco e una difesa più permeabile…
Se la partita è quella di oggi è l’analisi corretta, bisogna stare zitti e ingoiare tutte le analisi che vengono fatte e che sono sicuramente poi tutte giuste perché ci si può mettere quello che si vuole però abbiamo perso di lucidità e fatto delle scelte sbagliate in alcuni momenti. Come l’altra volta non siamo stati fortunati negli episodi perché sia il primo gol sia il secondo gol sono tutti e due gol subiti su deviazione, sono tutti e due tiri sporcati al limite dell’area, mentre negli stessi episodi che ci siamo riusciti a creare non siamo riusciti a fare gol. Dovevamo fare un po’ di più di possesso palla come abbiamo fatto nei primi 10 minuti era l’idea della partita, se riesci a fare quello per 30-40 minuti è chiaro che poi gli manca la lucidità per ripartire e perdono ancora più di distanze per poter riorganizzare il contropiede.

Subita troppa pressione dopo la Coppa Italia?
Nei derby c’è sempre un po’ di preoccupazione anche perché ci giocavamo tanto. Un po’ di tensione ti viene ma abbiamo giocatori abituati a gestire gare importanti: se non si riesce a gestire lo stress non si riescono a gestire anche le vittorie.

SPALLETTI A SKY

Cosa vi è mancato?
Se il risultato è questo ognuno può sguazzare come gli pare e fare la chiave di lettura che gli pare. Loro sono bravi a ripiegare e poi questo pacchetto difensivo con cursori a centrocampo, con tanti calciatori sulla linea difensiva, bisogna qualche volta alzarsi e per farlo ci vuole fisicità. Ci sono capitate forse più occasioni per far gol di loro, loro hanno tirato due volte in porta nei primi due gol entrambi con deviazioni. Noi niente deviazioni, parate del portiere, e quello fa la differenza. Poi è vero che abbiamo abbassato il livello di autostima e la qualità di calcio da proporre, perché il disegno era quello del primo quarto d’ora. Si gestiva palla e si fanno faticare gli altri nel trovare le misure. La prima volta che loro sono scesi, un tiro deviazione e gol. La partita si è incasinata perché dal punto di vista psicologico abbiamo subito il contraccolpo. Stiamo meglio in campo al di là di quello che dite voi, Rudiger rimaneva in posizione intermedia dove un calciatore come lui è più in difficoltà per esprimere la sua qualità. Stiamo bene tatticamente, rivengono giù altro tiro, altra deviazione, palo gol. Allora poi nella chiave tattica ognuno si può sbizzarrire.

C’è scarsa incisività nella marcatura su Keita?
È un segnale dove c’è poca aggressività, ci siamo andati un attimino troppo molli. Non aveva molte scelte come tiro, siamo due contro uno. La palla passa ma in maniera difficile e il portiere da fermo può leggere, invece è successo l’opposto. Quello ci ha messo in difficoltà sotto l’aspetto psicologico.

Manca qualcosa a Dzeko in certe gare?
I numeri dicono che è importante per noi, oggi più di uno non ha fatto una buona partita. Non si punta il dito su uno soltanto.

I giocatori della Lazio avevano una motivazione maggiore a correre in avanti piuttosto che quelli della Roma a correre indietro?
Il discorso non è facile, bisogna entrare dentro le situazioni tattiche di squadra. Se teniamo i terzini larghi, alti a fare le spinte sulle fasce, poi nessuno dei due può rientrare accanto i due centrali sulle loro ripartenze. Dentro il campo si può palleggiare, tieni i quinti alti con El Sha e Salah, poi devono scalare qualche volta in avanti ma lì si crea poi un buco, come Dzeko che ha tirato alto anziché piazzarla. Quelle sono scelte, gli è andata male, altre volte bene. Se i terzini stanno dentro il campo e spingono ugualmente perché devono stare fuori dal rombo di centrocampo loro. Se come si è fatto nel secondo tempo, quando si riconquista palla si cerca di fare cose individuali, dove non abbiamo la qualità per saltare 5 avversari. Noi siamo una squadra che deve fare le cose da squadra, chi può saltare l’uomo sono Salah, Perotti, El Shaarawy. Gli altri sono giocatori che vanno attraverso la squadra, bisognava fare quello.

Adesso dopo il derby perso?
La Roma deve ritrovare le sue qualità, avere la solidità mentale e la testa sul pezzo e su quelle che devono essere le scelte e non farsi mandare in confusione. Come ci è già successo di perdere, altrettanto bene siamo ripartiti facendo vedere le nostre qualità. La classifica lo dice quali sono le nostre qualità.

SPALLETTI IN CONFERENZA STAMPA

Come si spiega questa sconfitta?
Si spiega facilmente. Poi si mette in pratica più difficilmente andando a vedere quello che successo. Loro giocano a 5 e formano un rombo a metà campo che è fatto di corsa di resistenza, per cui se vanno là, non c’è da andare a giocare là e si decide di tenere palla sulla metà campo. Poi prendono palla, primo tiro gol. Poi ci siamo innervositi, abbiamo forzato e perso qualche palla in più e fai più fatica a campo aperto. I metri che tu gli avresti fatto fare con il tuo possesso palla, li hai fatti tu a campo aperto e sei andato a fare una partita dove sono uscite le loro qualità. Ci siamo lasciati innervosire, poi ci sono stati episodi in cui potevamo far gol e invece li abbiamo sbagliati. Poi sulla corsa, noi non abbiamo gente dalla corsa lunga: Momo e Diego posso saltare l’uomo, ma poi si va sempre verso il gioco di squadra. Emerson è riuscito a dare un contributo, Rudiger mi rimaneva sempre a metà strada. Quando si perdeva palla, da quella posizione lì, non riusciva ad aiutarmi Manolas e Fazio. Allora metto un uomo lì (Peres ndr), poi ci ritornano in attacco e succede primo tiro gol. Dopo dovevamo aumentare i trasferimenti palla. Il discorso è questo. Dovevamo fare di più perché secondo me molti calciatori, compreso io, abbiamo fatto una gara sotto le possibilità.

Questo è il momento dei bilanci?
Lo è per lei, per me è il momento dell’analisi di un’altra sconfitta. Il bilancio è tra quattro partite.

Cambia qualcosa?
Da un punto di vista mio non cambia niente. C’è da lavora bene da domani per la prossima trasferta. C’è una squadra sotto l’aspetto morale le ha buscate. Bisogna parlare in maniera corretta senza andare a buttare via tutto un anno. Possiamo chiamarla un’altra sconfitta o un pezzettino in meno che ti viene a mancare. Dipende a cosa si vuol dare forza. Bisogna ritrovare velocemente le nostre qualità. La Lazio ha ancora 5 punti in meno in campionato. Il monte ingaggi è nettamente differente.

L’esito di questi derby li ha vinti Inzaghi nei confronti di Spalletti?
Quando massacrate la squadra e quando tentate di toglierle quello che ha fatto, io difenderò la squadra. Quando si tratta di me, è corretto tutto. Della partita di oggi ognuno può dare il taglio che vuole. Il problema viene quando tu gestisci la squadra che deve lottare per vincere. È facile avere una squadra che non deve vincere e può far bene. Quando hai una squadra che deve vincere, devi arrivare ed è più difficile. La Lazio ha fatto un campionato, anche la Roma. Ci sono queste sconfitte che non devono buttare all’aria tutto questo grande campionato che ha fatto.

SPALLETTI A ROMA TV

E’mancata la cattiveria agonistica?
Sì, è un po’ mancata. Non ce lo abbiamo in molti calciatori il fatto del confronto fisico e dell’aggressività e di conseguenza dobbiamo usare la nostra caratteristica: la qualità.

Cosa avete sbagliato?
La Roma si è innervosita dopo il gol, ha sbagliato qualche palla in più di quello che doveva sbagliare e ha fatto fatica ad assorbire il contraccolpo del gol.

Mancano 4 gare importanti, cosa ha percepito nello spogliatoio?
C’è rammarico, c’è dispiacere, amarezza per non aver fatto una buona partita e vanno fatte analisi corrette sennò si rischia di far confusione e non ritrovare il filo conduttore logico della nostra squadra.

Cosa dirà alla squadra?
Si porta lo storico nostro di questa stagione, di quello che abbiamo sbagliato in questa gara qui, che rimane un errore di questa gara e non è la squadra da seguire tutte le volte. Abbiamo scelto una strada sbagliata, siamo arrivati tardi all’appuntamento che avevamo. Ora si riordinano le idee e si riconosce la prossima volta la strada da scegliere per riproporre la nostra qualità.

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