Spalletti: “Roma, De Rossi deve essere tenuto”

Corriere Dello Sport (R.Maida) – Una cosa è sicura, nel marasma delle indiscrezioni e delle congetture: Luciano Spalletti non parla da ex. Anzi. Alla vigilia della partita con l’Atalanta, in una sala stampa semivuota, prende in contropiede i cronisti all’ultima curva, deviando l’attenzione sul futuro di De Rossi senza che nessuno gli abbia chiesto nulla. «Il mio contratto non è importante – ha detto, prima di augurare buona Pasqua a tutti -. Almeno non lo è quanto quello di alcuni giocatori. De Rossi ad esempio. Daniele è un calciatore forte e può ancora fare campionati di livello. Se lo perdi non guadagni niente, visto che è in scadenza, e poi devi invece spendere per sostituirlo». Era un appello alla società studiato a tavolino, come dimostra il successivo parallelo: «La Roma rischierebbe di pentirsi come è successo al Milan quando ha lasciato andare Pirlo alla Juventus…». Con queste parole Spalletti ha contraccambiato la stima di De Rossi, che solo pochi giorni fa aveva chiesto esplicitamente ai dirigenti di investire sull’allenatore: «Fossi la Roma farei di tutto per trattenerlo perché con un tecnico come Spalletti, nonostante il carattere difficile, sarebbe più forte».

RINVIO – Sul suo, di futuro, continua a non dare indicazioni: «Di sicuro non troverete il mio contratto nell’uovo di Pasqua. Ne potete scartare quanti ne volete, lì non c’è. Devo essere coerente con i miei principi, lasciare aperta ogni valutazione, cercando di arrivare alla fine del campionato. Al resto penseremo dopo e come dicevo prima, non è così importante: ci sono tanti allenatori bravi e più giovani di me». E questa sembra più una battuta che un reale indizio sull’addio, sempre probabile ma non scontato.

CAMPIONI – Nel giorno della panchina numero 400 in Serie A, Spalletti spera di non cadere nella trappola dell’Atalanta già letale all’andata: «A Bergamo sbagliammo il secondo tempo ma adesso siamo una squadra diversa. E lo ammetto senza problemi, il fatto che non giochi il Papu Gomez per noi è un vantaggio. Parliamo di un campione pronto per i grandi club tanto è vero che l’abbiamo seguito anche noi. E io lo avrei voluto con me anche ai tempi dello Zenit». Commenta l’acquisto ormai concluso di Kessie, oggi per l’ultima volta avversario della Roma, con cautela: «E’ un ottimo calciatore, lo sanno tutti. E se verrà preso renderà la squadra più forte».

IL CONFRONTO – E chissà che nel frattempo non si possa bramare una rincorsa alla Juventus, vicinissima alle semifinali di Champions League dopo il 3-0 al Barcellona. Spalletti però sull’argomento non si fa illusioni: «E’ difficile stabilire adesso quanto incideranno i loro impegni sul campionato. Ma da quanto ho visto finora, la rosa è stata sufficiente a gestire la fatica e non ha abbassato il livello di prestazioni della squadra. Magari, anzi, giocando anche la Champions potranno essere coinvolti più calciatori bravi».

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