Spalletti: “Questa vittoria ci deve dare convinzione. Dzeko è forte, può diventare fortissimo. Vittoria finale? Non ci tiriamo indietro”

Luciano Spalletti, allenatore della Roma, ha parlato al termine della partita vinta per 4-0 contro il Villarreal nei sedicesimi di finale di Europa League. Queste le dichiarazioni del tecnico giallorosso:

SPALLETTI A SKY

Qui in casa del Villarreal non segna nessuno, la chiave della partita qual è stata?
Sicuramente abbiamo fatto una buona partita e la qualità delle giocate ha fatto la differenza. Edin è stato bravo a farsi trovare libero in area di rigore. All’inizio della partita siamo stati un po’ contratti, abbiamo questo rapporto con le partite in Europa. Questo risultato spero che ci dia la convinzione che ci voleva. Siamo una squadra forte, che anche quando è sopra di due gol deve sempre giocare per fare male.

Il calcio italiano ha migliorato Dzeko?
Lui è un ragazzo sensibile con un carattere un po’ particolare. Lui se le sente addosso le responsabilità e quando le cose non vanno bene è il primo a stare male. Quando però ha cominciato a far vedere le sue qualità ha fatto vedere che è un attaccante maturo. Il secondo gol è bellissimo, ha mandato a vuoto il suo marcatore. E’ forte e trovando il suo equilibrio diventerà fortissimo.

Se non ci fosse Ibra questa Europa League sarebbe più facile?
Ibra o senza Ibra, quella squadra o quell’altra. L’essenziale è giocare le nostre partite e il nostro calcio fatto di individualità forti perché poi anche la giocata individuale fa la differenza.

Ora tanti giocatori della Roma sanno interpretare bene i momenti delle partite…
Noi stiamo facendo dei passi in avanti. Però dopo l’uno a zero ci siamo abbassati troppo dandogli il pallino del gioco in mano, quando riconquistavano il pallone non riuscivamo a giocarlo bene. Dei passi in avanti li abbiamo fatti, ma c’è da lavorare e tutto è possibile. Sappiamo difendere e ripartire, ma perdiamo ancora troppi palloni. E quelli riconquistati non li rendiamo giocabili, non li rendiamo nostri fino in fondo. Questi numeri sono numeri importanti, ogni palla persa sono metri persi.

Sono migliorate tantissime individualità in questa squadra, vedi Dzeko e Fazio. Ma anche Rudiger ed Emerson. E gli stessi Strootman e De Rossi…
Questa analisi è la crescita sia del gruppo che delle stesse individualità. Dentro la squadra è chiaro che se si è uniti poi l’individualità esce. Le giocate individuali rendono la squadra più forte. Ci serviva avere un po’ più di spina dorsale e questa sta nascendo. Da dentro al campo sta uscendo questa spina che poi diventa fondamentale. La squadra sta crescendo e questo è il vantaggio più importante anche per recuperare in vista della prossima partita. Io ho bisogno di qualche cambio e quelli che non hanno giocato oggi sono altrettanto forti perché si vede nell’allenamento che la squadra è forte.

Perché la Roma non può ambire alla vittoria finale?
Noi non ci siamo mai tirati indietro. Ma questo viene detto a tutte. Le partite vanno prese in mano come abbiamo fatto questa sera, e sotto questa aspetto che oggi la Roma ha dato un bel segnale riuscendo anche a fare sette risultati utili consecutivi in Europa. Abbiamo fatto delle buone partite, dove però non si vedeva la compattezza della squadra forte. Per cui si prende in carico quello che deve essere il fatto di vincere tutte le partite. Ma in tutto l’anno è difficile farlo e ti può succedere tutto. Basta una cosa che ti va storta che ti può mettere della confusione, bisogna stare sempre all’erta. Noi giochiamo per vincere tutte le partite.

SPALLETTI A ROMA TV

Altra bella pagina della storia della Roma?
Più che altro serviva ai calciatori fare una vittoria convincente in Europa, per avere quella sicurezza di poter giocare in qualsiasi campo con qualsiasi avversario. Noi abbiamo fatto una buona gara ma sull’1-0 abbiamo concesso troppo gioco e questo non deve succedere perché poi le squadre di qualità come loro possono trovare la giocata. Abbiamo perso troppi palloni dopo averli conquistati, c’era da mettere al sicuro la partita e l’abbiamo fatto con una ripartenza che doveva essere un modo di fare costante, mentre sull’1-0 ci siamo fatti un po’ schiacciare. Dopo il 2-0 siamo riusciti a chiuderla con un risultato importante che però non determina il passaggio del turno, c’è da giocare la partita di ritorno in maniera seria.

Il Villarreal aveva subito appena 15 gol in tutta la Liga…
Noi abbiamo fatto bene, però poi c’è questo fatto della squadra che ha impennate e ricadute anche nella stessa partita. Noi dobbiamo avere quell’equilibrio che ci consente di giocarla in qualsiasi momento della partita. Si riconquista la palla, si va a far male. Si riconquista e si va di nuovo a far male. Su questo aspetto possiamo fare passi avanti.

Cosa le è piaciuto di più?
Cominciamo ad essere una squadra, tutti contribuiscono con le qualità individuali a fare una squadra forte e poi dopo il 2-0 di andare alla ricerca di altri gol senza accontentarci di far passare i minuti. Se ci sono gli spazi noi ripartiamo e facciamo altri gol.

Bella soddisfazione Emerson?
Lui ha queste possibilità, il fatto che abbia giocato a destra è perché ha un piede importante anche dalla parte contraria, può trovare l’imbucata anziché il cross. Lui ce l’ha la possibilità di calciare infatti ha fatto un gran gol, lui ha tirato per metterla all’incrocio. Poi ci vuole fortuna però il ragazzo è stato premiato dopo aver provato diverse volte. Stasera ha fatto prestazione e un gran gol, gli si fanno i complimenti ma deve rimanere con i piedi per terra perché non ha fatto assolutamente niente. Qualcuno che cancella qualche tweet iniziale ci dovrà essere, si nasconderanno quelli che dicevano che dopo Digne eravamo senza terzino sinistro. Dovranno ricordarsi perché se si dicono le cose prima si possono dire delle bischerate.

Roma al meglio fisicamente? El Shaarawy un esempio…
Lui ha fatto benissimo, l’ho sostituito perché abbiamo qualità fuori e la possibilità di fare 90 minuti di qualità assoluta cambiando giocatore. Sta attraversando un buon momento e ha fatto la partita che pensavamo dovesse fare.

SPALLETTI IN CONFERENZA STAMPA

Sul 2-0 siamo stati più cattivi e determinati, mettendo al sicuro il risultato. Fino al 2-0 si è combattuto in maniera forte, ci siamo fatti trovare pronti.

La Roma è nella coppa sbagliata? 
Siamo andati fuori col Porto, sappiamo bene che sono cose che vanno lasciate indietro, ciò che è accaduto è tempo perso, in questo caso c’è da portarsi dietro il ricordo, per come è maturata. Stasera non abbiamo commesso errori, quel ricordo lì ci ha dato insegnamenti.

Džeko?
Un giocatore forte. Spero che si convinca di quelle che sono le sue potenzialità, che non si accontenti di aver fatto un gol. È il limite dell’accontentarsi che evidenzia la forza del calciatore, lui in questo deve essere ambizioso. Anche perché lui la lotta per la classifica marcatori deve farla con Higuain. Sa che ha nelle potenzialità di combattere con un bomber come Higuain. Non si deve accontentare. Quando arriva in fondo alla partita con due gol segnati e due gol sbagliati deve essere scontento per quelli che ha sbagliato.

Emerson Palmieri?
Lui calcia bene anche col destro, il sinistro è qualitativo, importante, ma calcia bene anche di destro. Quando l’ho messo a destra ha fatto vedere che può stare anche da quel lato. Sulle scelte dei cross per quella che è la sua qualità non ha fatto vedere tutto. Sul gol l’ha messa là, non c’è andata a caso. La crescita è stata tentare di difenderlo dalle mattonate che gli avete dato. L’avete preso a mattonate e ha fatto vedere la sua qualità, in lui ci si credeva poco giustamente, ha giocato poco. Se sbagli una partita, ed è facile sbagliarne una, è difficile riuscire a ritrovare qualità, si sa qual è il nostro ambiente, dà moltissimo e toglie moltissimo. Spero che abbia convinto un po’ tutti e che continui a far vedere la sua forza.

Troppo facile per la Roma o Villarreal meno forte di quanto si aspettava?
Dopo l’1-0 siamo stati costretti a stare schiacciati, sono giocatori che nello stretto hanno qualità. Poi ci siamo liberati, Edin ha fatto un bellissimo secondo gol, di personalità, da giocatore forte nella testa, che è più importante per lui. Ma dopo l’1-0 abbiamo perso troppi palloni, sono metri che costano fatica, quando gli altri tentano di aggredirti è lì che bisogna fare quei 3 passaggi corti di qualità che creano l’apertura per la prateria. Abbiamo sofferto dopo l’1-0, poi si sono disuniti, hanno perso misure ed è stato più facile trovare quei gol. Quello che è fondamentale è che dopo il 2-0 abbiamo tentato di chiudere la partita, quella deve essere la mentalità.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti