Spalletti: “Noi più forti. Che si veda!”

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Il Corriere Dello Sport (G.D’Ubaldo) – Spalletti ha cambiato strategia. Messa da parte la terapia d’urto, attuata per un solo giorno dopo la sconfitta contro il Torino, il tecnico toscano cerca di ricompattare la Roma scegliendo una linea soft. E’ stato alla festa di Totti, ha abolito le doppie sedute e non alimenta il caso scoppiato con le dichiarazioni di Ilary Blasi. Non gli gli è piaciuto, l’ha gestito con sarcasmo, dedicandole il disco di Mia Martini, ma la chiude lì. In conferenza stampa guarda oltre, ponendo una linea di sbarramento alle polemiche: «Basta giochini», afferma senza tirare in ballo la moglie del capitano. Alla vigilia della seconda gara d’Europa League con l’Astra Giurgiu, il tecnico prende spunto dallo striscione esposto nei pressi del Colosseo da alcuni tifosi giallorossi (‘Rispetto per mr. Spalletti!’), che ha particolarmente gradito e che ricorda ai giornalisti, per mettere a tacere le polemiche: «Situazioni create ad arte che portano via energie e discussioni e che non riguardano i risultati vanno eliminate. Basta attenzioni che non portano beneficio e non fanno il bene di chi lavora nella Roma. I tifosi non sono contenti di quello che stiamo facendo, dei risultati ottenuti finora. Chiedono unione, coesione, rispetto per la Roma. Loro non vorrebbero, ma sono obbligati a partecipare, richiamando tutti all’ordine. No ai giochini, si alle giocate di qualità che ci permettano di fare risultati».

TURN OVER RAGIONATO – Quelli di Europa League contano meno, perché la Roma è in ritardo in campionato e le prossime due avversarie saranno l’Inter e il Napoli. In campo internazionale dopo il pari esterno contro il Viktoria Plzen la Roma deve vincere contro i romeni alle prese con mille problemi: «Mi aspetto una partita insidiosa, ma noi siamo più forti di loro. Certo, oltre a dirlo c’è da metterlo in pratica». Spalletti non vuole cali di tensione: «Queste partite sono importantissime per fare esperienza e per restare su un livello sotto il quale non possiamo scendere». Per questo non farà molto turn over, come è accaduto in Repubblica Ceca: «Io voglio vincere, non faccio turnover tanto per farlo. Alisson è un portiere forte, lo faccio giocare e ci saranno anche altri giocatori come Paredes che ha giocato meno nelle ultime partite. Ci sarà un po’ di turnover, ma le riserve di undici lupi sono altrettanti lupi».

RISULTATI PER RESTARESpalletti vuole vedere una reazione da parte dei giocatori, dopo aver abbandonato la linea punitiva: «La squadra è dispiaciuta per la prestazione col Torino. Sa che la tifoseria non è contenta dei nostri risultati, per questo ha voglia di rimettere a posto le cose. Dobbiamo dare un segnale forte, convincente». Torna a mettere in discussione il suo futuro: «La possibilità che io resti a vivere a Roma passa dai prossimi risultati. Ma se pensassi di essere deluso dei miei giocatori, dovrei essere deluso di me in primis perché li ho scelti io. Invece io credo in loro e sarà così finché resterò. Questa è la mia squadra fino in fondo. Qualsiasi brutto risultato dipenderà dalle mie scelte. Ho una squadra forte sotto tutti gli aspetti e rimarrà forte finché resterò». Un modo per per ricompattare il gruppo, dopo aver parlato di “menti malate” in seguito alla sconfitta di Torino. Spalletti ha anche affrontato il tema dei rapporti con la società: «Ho un buon rapporto, c’è dialogo, complicità. Non voglio molte interferenze nel mio ruolo, come non vado ad interferire su quello della società. Tutti siamo uniti nello stesso intento: migliorare la Roma e fare risultati da Roma».

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