Spalletti parla chiaro: «Resterò solo se potrò lottare per lo scudetto»

empoli-roma-spalletti2

Leggo (F.Balzani) – «Resto a Roma solo se mi posso giocare lo scudetto, secondo in classifica ci sono già arrivato». Più chiaro di così Spalletti non poteva esserlo. Il tecnico, reduce da 6 vittorie consecutive, è intervenuto ieri sia a Radio Uno che a Roma Radio sgomberando il campo da alibi e tirando un bel “missile” alla Sud: «Se i tifosi non vengono allo stadio venerdì contro la Fiorentina può nascere qualche dubbio sul fatto che ci sia qualcosa di più importante della Roma. Quelli che parlano di questo amore romanista, poi lo devono dimostrare». Sull’ambiente: «Si è diffusa l’idea che qui non si può lavorare, questa giustificazione è il nostro nemico numero uno. Qui ci sono tutte le qualità per lavorare bene. Non abbiamo ancora solidità mentale, che è la differenza tra un vincitore ed un ipotetico vincitore». Poi però si contraddice: «Qui non bisogna dare le spiegazioni sulle sconfitte, ma anche sulle vittorie». Spiegazioni sul campo le ha date El Shaarawy: «Ti risolve le partite da solo, è un talento e un bravissimo ragazzo». Complimenti anche per Totti al quale però ribadisce: «Vorrei avere altri calciatori come Francesco, ma un allenatore si trova a fare anche scelte diverse. Io sono venuto qui per allenare la Roma. Lui è venuto fuori da un infortunio ed ora è un periodo che si allena bene. Tra noi c’è stato un malinteso che è dispiaciuto ad entrambi. È tutto ok. Io spero che Totti chieda al presidente quello che gli suggerisce il cuore. Se ci sarà un confronto, io sarò al suo fianco ma senza disturbare». Infine su Sabatini: «In caso di risultato positivo, e non parlo solo di classifica, da parte mia ci sarà la volontà di continuare a lavorare con gli attuali. Sabatini è uno dei più bravi nel suo ruolo».

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti