Spalletti: “Ora guardiamo oltre il raccordo”

Lazio - Roma spalletti

La Gazzetta dello Sport (A.Pugliese) – La festa vera sarà oggi, quando al Tre Fontane la Roma si allenerà a porte aperte (ore 15) per l’abbraccio dei tifosi. «Si fa così perché dopo la partita che hanno fatto, è giusto che i ragazzi vengano festeggiati — dice Spalletti —. Poi inizieremo a pensare al Milan». Già, ma solo dopo aver scaricato tensioni e tossine e celebrato una vittoria che aiuta. E carica. Anche se Spalletti guarda più avanti: «Il derby ti spinge più in là delle altre vittorie. Ma dobbiamo avere aspirazioni più importanti, guardare oltre il Raccordo. Andare oltre questo derby con la testa».

GLI SCIVOLONI – Oltre si è andati anche nel dopopartita. È successo a Lulic e Spalletti sa che è un passaggio a vuoto: «Le sue frasi si commentano da sole, è un problema di chi le esprime. In generale ci si fa del male, se tutti ci ammorbidiamo il derby diventa più bello e vivibile, c’è un contrasto esagerato. Altrimenti è una discesa senza freni, se si fa così è giusto anche non togliere le barriere». Ma è successo anche a lui Spalletti, seppur la sua intenzione fosse difendere un giocatore: «Emerson ha fatto una partita straordinaria, ha raddoppiato spesso su Anderson e fatto superiorità numerica con Perotti. Per fare il Candela ha bisogno di giocare qualche stagione, vediamo se i rompicoglioni continueranno a tritarlo ancora o lo lasceranno in pace. Lo dico senza bavagli. Casomai la prossima volta fatemi una nota, così la mamma non mi manda in conferenza».

LE CHIAVI – Allora Spalletti spiega come ha vinto il derby: «Nella prima mezz’ora Biglia giocava troppo palla, poi ci è andato su Nainggolan e le cose sono cambiate. Stavolta abbiamo giocato con personalità, fatto i duelli giusti. Il centrocampo più folto del solito è cresciuto, De Rossi è salito e Nainggolan e Strootman sono diventati padroni. Kevin è saltato addosso a Wallace e gli ha strappato il pallone. Basta guardarlo in faccia e capire che sta tornando lui».

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