Spalletti: “La stanchezza c’è perché va a toccare i muscoli e la testa. Vogliamo riprenderci quello che abbiamo guadagnato”

Luciano Spalletti, tecnico della Roma, è stato intervistato da Sky Sport ed ha parlato della partita contro il Lione. Queste le sue parole:

Ha ripensato alla partita di 10 anni fa?
Ci si porta dietro un po’ tutto, quella lì era una squadra differente in un campionato differente, mi ricordo che il Lione veniva da sette campionati vinti consecutivi mentre adesso è un po’ indietro in classifica ma troviamo un livello di campionato è cresciuto, ci sono squadre attrezzate per cui è meno facile coglierli di sorpresa. Saranno più pronti perché hanno sfide continue, domenicali, settimanali che gli permette di mantenere un livello di guardia altissimo.

Che momento è per la Roma? C’è più stanchezza fisica o mentale?
La stanchezza c’è perché va a toccare i muscoli e soprattutto tocca la testa, secondo me è sempre da lì che partono gli input per il lavoro muscolare. Non si guadagna niente a citarla di continuo, si può cercare di trovare stimoli nuovi e di lavorare in un certo modo, però lo sapevamo che questo sarebbe stato un periodo fondamentale per noi. Per quello che si è visto ci siamo rigiocati un po’ del guadagno fatto, quello che eravamo riusciti col sudore a portarci a casa, proprio per questo motivo vogliamo andare a riprendercelo, perché è roba nostra. Questa partita di domani viene a proposito.

C’è un po’ troppo disfattismo intorno alla Roma?
È chiaro che il nostro mondo, quello che riguarda Roma, è un po’ così e soprattutto quello che riguarda la Roma. Vogliamo essere i primi sempre in tutto e quando poi c’è qualcosa che non va bene diventa facile buttare via un anno di lavoro. Abbiamo perso due partite e abbiamo fatto bene un anno di lavoro, per cui si tratterà di metterci più impegno, si tratterà di organizzare meglio, in base alle difficoltà che dicevamo prima, il nostro immediato futuro, ma che è ancora a portata di mano e che dipende da noi.

In cosa è migliorato Spalletti come allenatore?
“Qualche esperienza ce la siamo fatta, nel senso che siamo andati in giro per il mondo a vedere come si comportano, come ragionano e come studiano gli altri e questo fa sì che poi il tuo bagaglio abbia qualche notizia in più. Se tu rimani sempre a fare il giornalista a Roma… (ride, ndr).

Ogni tanto perde la pazienza?
Io purtroppo sono sensibilissimo a tutto, prendo a cuore tutte le situazioni che mi circondano e quello secondo me è un difetto, non riesco a scaricare. Gli ultimi risultati della Roma sono la cosa che maggiormente mi dà fastidio e mi porta poi a dovermi impegnare e dover partecipare tutto ciò che mi circonda a quello che è il prossimo incontro, alla prossima gara, quella di domani. Sotto questo aspetto qui devo ancora migliorare, devo fare ancora dei passi in avanti.

Cosa ha pensato del Napoli visto ieri sera?
Il Napoli è una buona squadra, è una squadra che ha giocato un buon calcio per lunghi tratti, secondo me la Roma non ha fatto male come si è detto, il Napoli in alcuni momento ci è stato superiore, la Roma non è stata fortunatissima come magari voleva l’ultimo pezzo della partita e loro hanno portato a casa un risultato importante. Sono un avversario temibile, forte al quale va data considerazione. Ieri sera hanno fatto una buonissima gara, sono d’accordo con quello che è il riassunto di oggi, con l’analisi di oggi, che per un’ora ha giocato un calcio eccezionale e per un dettaglio, per un particolare, gli si è messa di traverso la sfortuna. Vederla giocare come è successo nella prima ora poteva succedere di tutto.

Spalletti successivamente torna in diretta: “Mi ero dimenticato di fare l’augurio a tutte le donne: auguri sinceri dal profondo del cuore”.

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