Spalletti, fischi e insulti. Standing ovation per Totti, ignorato l’ex d.s. Sabatini

Corriere della Sera (G.Piacentini) Un po’ di fischi, qualche insulto, ma anche parecchia indifferenza. È stato questo il trattamento che i tifosi della Roma hanno riservato a Luciano Spalletti, tornato ieri sera per la prima volta all’Olimpico da avversario a tre mesi esatti dall’addio polemico della scorsa stagione. A Fabio Capello, quando si ripresentò da juventino, andò peggio mentre il tecnico toscano, paradossalmente, fu fischiato molto di più lo scorso 28 maggio, quando era ancora l’allenatore romanista in carica. Fischi, soprattutto da parte della curva Sud, alla lettura delle formazioni, un coro censurabile («Spalletti pezzo di m…») prima dell’inizio e poi ancora fischi tutte le volte che la palla è capitata dalle sue parti in panchina.

A fare da contraltare, e a rimarcare ancora una volta da quale parte i tifosi romanisti fossero schierati lo scorso anno, la standing ovation per Francesco Totti, al suo esordio da dirigente in tribuna all’Olimpico, a cui è stato riservato il coro («C’è solo un capitano») che lo ha accompagnato per tutta la carriera. Applausi anche per Eusebio Di Francesco, per Florenzi (ritornato dopo 10 mesi tra i convocati), per Daniele De Rossi, alla sua prima casalinga da capitano «ufficiale» e fresco di convocazione in Nazionale insieme con Pellegrini ed El Shaarawy. È passato quasi inosservato, invece, l’ex direttore sportivo Walter Sabatini, che prima del match ha avuto un cordiale scambio di opinioni col suo successore Monchi. Avranno parlato anche di Schick?

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