Spalletti e Mourinho, chi parte e chi riparte

Corriere della Sera (M.Ferretti) – Per giocare in anticipo Napoli-Roma, si deve partire dai numeri che accompagnano il cammino delle due squadre. Quella straripante guidata da Luciano Spalletti, ad esempio, non ha mai perso in casa; quella allenata da José Mourinho rende meglio in trasferta che all’Olimpico.

Questo sembra confermare la diversa filosofia di gioco dei tecnici, uno (Spalletti) portato più a comandare le operazioni, l’altro (Mou) più abile nel trovare le contromosse al gioco degli avversari. In stretta sintesi: al Napoli piace partire, alla Roma piace ripartire. Il calcio della capolista è più spettacolare di quello della Roma, ma un conto è il «bel gioco» e un altro il «giocare bene». Si può giocare bene anche proponendo un calcio difensivo. Ciò che conta è il fine, non il mezzo.

Napoli e Roma, comunque, partono da concetti tattici diversi. In breve: Mourinho gioca con la difesa a tre, Spalletti con quella a quattro; il Napoli cerca sistematicamente la costruzione dal basso, la Roma ancora fatica a farlo. La capolista palleggia in ogni zona del campo, i giallorossi vanno maggiormente in verticale saltando spesso il centrocampo. Generalizzando, si potrebbe dire che difficilmente il Napoli non tenta di fare la partita mentre alla Roma spesso è convenuto adattarsi alla strategia (gioco?) degli avversari. Domenica, però, occhio alle trappole tattiche. Spallettone e Mourinho, sotto questo aspetto, sono due autentici maestri.

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