Spalletti e la «bestia bianconera». Una sola vittoria in venti sfide

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Il Corriere della Sera (G.Piacentini) – Se avesse potuto, Luciano Spalletti avrebbe scelto un altro avversario per la sua prima trasferta sulla panchina romanista. Se c’è una squadra per cui il tecnico toscano può usare la definizione di «bestia nera », quella è proprio la Juventus. Il suo score personale contro i bianconeri parla chiaro: in 20 match (compresi quelli sulle panchine di Empoli, Sampdoria, Udinese e Venezia), Spalletti ha raccolto 16 sconfitte, 3 pareggi ed una sola vittoria, che risale ormai a dieci anni fa. Era il 26 gennaio del 2006 e, nella gara di andata dei quarti di finale di Coppa Italia, la Roma si impose per 3-2 al Delle Alpi, riuscendo quasi a rovinare una partita in cui si era trovata avanti di tre gol, realizzati da Mancini, Tommasi e Perrotta.

La sindrome bianconera del tecnico romanista è certificata anche dalla sua media punti, che è di 0,3 a partita, cioè la più bassa in assoluto contro avversari che Spalletti ha affrontato almeno due volte in carriera. Alla Juventus, poi, è legato l’ultimo ricordo della sua prima esperienza romanista: diede infatti le dimissioni dopo l’1-3 subito all’Olimpico il 30 agosto del 2009, lasciando il posto a Claudio Ranieri. C’era proprio il tecnico testaccino sulla panchina giallorossa le ultime due volte che la Roma è tornata da Torino con i tre punti: il 27 gennaio 2011 (0-2 con gol di Taddei e Vucinic) ancora in Coppa Italia, mentre l’ultimo successo in campionato è datato 24 gennaio 2010 (1-2, gol di Totti su rigore e Riise a tempo scaduto). In entrambi i casi si giocava allo stadio Olimpico, mentre nel nuovo Juventus Stadium il bilancio è disastroso: cinque sconfitte in altrettanti incontri – 4-0 e 3-0 (in Coppa Italia) con Luis Enrique, 4-1 con Zeman, 3-0 e 3-2 con Rudi Garcia – con 17 gol subiti e 3 solo segnati. Un vero e proprio tabù, che domenica sera (arbitra Banti) Luciano Spalletti proverà a sfatare. Quasi sicuramente ancora senza Gervinho, che anche ieri ha svolto lavoro differenziato e che è in attesa di conoscere la reale solidità dell’offerta dello Jiangsu, ma con Edin Dzeko.

Il centravanti bosniaco è in cerca di riscatto: ha segnato il suo ultimo gol su azione in campionato proprio ai bianconeri, nella gara d’andata, il 30 agosto. Un periodo di tempo troppo lungo per un calciatore arrivato con il compito di riempire il vuoto al centro dell’attacco. Sul fronte mercato, oltre a Gervinho resta in stand-by anche la posizione di Perotti, mentre l’agente di Nacho, difensore del Real Madrid che può giocare centrale ed esterno, lancia segnali: «Lascerebbe il Real se arrivasse un’offerta importante». Piace anche Caceres, che ha il contratto in scadenza, ma la Juventus vorrebbe comunque trattenerlo fino a giugno.

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