Spalletti: “L’infortunio di Mario Rui ci costa molto, si aggiunge a quello di Rudiger. Non ho dubbi che la società aggiusterà le cose. Sul mercato cerchiamo due difensori” – De Rossi: “Ora non devo pensare al contratto. E’ stata una scelta mia perché parlarne non mi farebbe bene” – VIDEO

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Luciano Spalletti, mister della Roma, e Daniele De Rossi, centrocampista della Roma, sono intervenuti in conferenza stampa alla vigilia della partita contro il Liverpool. Queste le loro parole:

SPALLETTI

Il bilancio di questi giorni a Boston e quanto pesa l’infortunio di Mario Rui?
Il lavoro è stato fatto, la disponibilità dei ragazzi si è vista subito perché dovranno averne di disponibilità. Hanno fatto vedere di poter lavorare nella maniera migliore mettendoci la testa anche sul rischio di infortuni e di dosare in base alle sensazioni. E’ stato fatto tutto in maniera corretta. Tutto questo crea un po’ di fatica nel muscolo e nella testa del ragazzo. Questo è il calcio, bisogna portare messaggi agli altri paesi, avere visibilità per il club e tante squadre si sono adattate a questo. L’infortunio di Mario Rui ci costa molto, si aggiunge a quello di Rudiger. Prima eravamo vicini dall’essere a posto come reparto, ora numericamente, per le partite e le insidie dell’inizio stagione, dobbiamo essere a posto. Non ho dubbi che la società aggiusterà le cose, sento dire che la situazione non è delle migliori. Da fuori può sembrare così, ma da dentro vi assicuro che non è così e saremo pronti per i nostri obiettivi.

Si poteva evitare questo infortunio?
Ora ci vuole la disponibilità di tutti a giocare fuori ruolo, anche se magari c’è qualche affaticamento muscolare. Non ho detto che si poteva evitare l’infortunio.

Cosa cercate sul mercato?
Ora cerchiamo due difensori, la società è d’accordo. Poi abbiamo Florenzi, che ha grandi capacità, stiamo valutando quello che serve. Stiamo dando il 101%, ora dobbiamo mettere il sale, non possiamo aspettare domani e la società lo sa. Il tutto tenendo d’occhio le compatibilità con la nostra situazione e con quello che ora può essere disponibile. Fare le cose di fretta, se non capita la scarpa giusta, ci si può pentire. C’è l’obbligo di essere in un numero giusto per affrontare i nostri impegni, ma dall’altro c’è anche quello di prendere il meglio che si può.

Nei test di Boston ha fatto giocare due squadre diverse, farà così anche con Liverpool e Montreal?
Dovrà vedere se ne avrò a disposizione ancora 22. Sono valutazioni che devo fare, faremo due partite in poche ore prima di tornare in Italia, cercherò di far giocare il più possibile tutti prima del preliminare di Champions League. Domani sera non so cosa faremo, devo richiamare la disponibilità di tutti. A centrocampo bisogna stare attenti perché non siamo in tantissimi, alcuni giocheranno di più altri verranno sostituiti prima ma non sarà una cosa indicativa e fatta con un preciso obiettivo. Forza Roma!

DE ROSSI

Quali sono le tue condizioni? Voi nazionali sembrate in forma.
Si siamo tornati presto perché sapevamo che ci sarebbe stato un impegno decisivo e non avremmo fatto tante vacanze. Stiamo lavorando duramente, in campo e in palestra, è ora che dobbiamo recuperare dagli infortuni che abbiamo avuto. Dobbiamo metterci impegno, lo staff è a nostra disposizione. Non c’è la fretta estrema della partita e del risultato, ma manca poco.

Si può tenere testa alla Juve? Questo è il tuo ultimo anno di contratto, rimarrai o no?
Siamo stati frettolosi a catalogare le nostra stagioni già in estate, a volte sopravvalutandoci altre facendo il contrario. Il calcio mi ha insegnato che l’importante è lavorare duramente, noi siamo una squadra forte che gioca bene. Si tratta anche di continuità, conoscerci bene col mister può darci un vantaggio. Cominciamo vincendone una alla volta, non possiamo vincerle tutte e neanche la Juve, dobbiamo ragionare per gradi. Poi guardate il Leicester, il Portogallo o la stessa Italia. Prepariamoci senza pensare ai giocatori del Napoli e della Juve, pensiamo all’Udinese intanto. Ci saranno tante partite in cui sulla carta saremo più forti. Sul contratto sono serenissimo, non ci sto pensando, poi questi discorsi si faranno in casa o in famiglia o in fase di rinnovo. Ora non devo pensarci, proprio perché è l’ultima poi perché non dovrebbe essere la più bella della mia carriera? Ora non devo pensarci, un uomo maturo deve essere al passo col suo fisico e la sua dignità, ogni decisione che sarà presa sarà vissuta con grande serenità. Non succederanno cataclismi se rimarrò o meno, ho deciso io di non parlarne ora perché non mi farebbe bene”.

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