Spalletti: “Totti oggi si allena col gruppo e va valutato. Anche Paredes rientra. Fondamentale aver lavorato con Strootman e Nainggolan, risposte positive. Dzeko deve imparare ancora qualcosa nel saper scegliere l’atteggiamento e il momento. Dobbiamo avere gli stessi obiettivi della Juventus, essere come loro. Siamo pronti per la battaglia contro l’Atalanta. Per ambire al contratto bisogna fare risultati” – VIDEO

conferenza stampa spalletti

Pagine Romaniste (F.Biafora) – Luciano Spalletti, tecnico della Roma, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della partita contro l’Atalanta. Queste le sue parole:

Spalletti inizia col bollettino: “Manolas e Palmieri sono rientrati. Totti oggi fa allenamento con il gruppo e valuta nello scorrere dell’allenamento. Paredes oggi rientra in gruppo. Vermaelen ha superato tutti gli step che abbiamo fatto, ne devono fare un altro ulteriore da lunedì, se va bene quello da martedì torna in gruppo. Mario Rui sabato prossimo gioca con la Primavera contro il Bologna, si sta preparando ad affrontare questa partita, se le cose sono tutte regolari gioca questa partita. Se le risposte sono positive la settimana successiva rientra con noi. Florenzi e Nura proseguono il percorso riabilitativo”.

E’ stata una pausa anomala, con molti big a disposizione. Quanto è stato importante lavorare con loro?
E’ stato fondamentale, soprattutto per riprendere un discorso di lavoro fisico in maniera corretta, senza strappi, senza l’attrazione della nazionale che ti porta ad andare oltre i limiti. Fare cose programmate ci ha dato la possibilità di respirare da una parte e di preparare questo periodo nel migliore dei modi. Le risposte sono state molto positive.

Domani c’è l’Atalanta, è la rivelazione del campionato?
Sì, si può parlare di questo. E’ una squadra forte, una delle migliori del momento. Pensiamo di andare ad affrontare una delle migliori del campionato. Lo fanno vedere nei numeri e con il gioco che esprimono quando entrano in campo. Si sono meritati tutte le vittorie, dobbiamo essere pronti a combattere. Loro sono bravi in questi duelli individuali. Gasperini è bravissimo sotto l’aspetto dello spirito e della battaglia, danno sempre il massimo. Nei duelli individuali riescono a creare il risultato della partita, ne portano a casa diversi. Noi dobbiamo combattere respiro dopo respiro con loro, ci siamo preparati a fare questo. Siamo pronti per la battaglia, abbiamo guadagnato qualcosa nell’ultimo periodo nella lotta individuale, che è un mestiere.

Con Bruno Peres si potrà vedere la difesa a tre e mezzo?
Sì, secondo me si. E’ un mezzo che parte da dietro e può andare avanti. Florenzi poteva fare il mezzo partendo anche da davanti e poi scendendo. Siamo coperti. Perotti, El Shaarawy e Nainggolan lo hanno fatto quando gliel’ho chiesto. Per un terzino che spinge è naturale fare quella posizione. Le qualità ci sono, le caratteristiche ci sono e l’hanno fatto in maniera impeccabile. Siamo a posto per i giocatori a disposizione. Poi certo vorrei avere Florenzi.

Cosa ha provato all’espulsione di Dzeko con la Bosnia?
Non ho provato niente (ride, ndr). Non ha fatto il massimo dell’episodio, ha fatto vedere che il suo tallone d’Achille è questo, deve imparare ancora qualcosa nel saper scegliere l’atteggiamento e il momento, soprattutto.

Dopo l’incidente ha parlato con Bruno Peres?
Si, ci ho parlato. Si parla di tutto quelle che succede con i miei calciatori.

Si è più arrabbiato o non è stato un problema?
E’ più arrabbiato e dispiaciuto lui di me, poi è chiaro che qualcosa da dirgli ce l’ho. Abbiamo la responsabilità dell’immagine della Roma. Farci beccare in un momento non corretto non è un segnale di bell’immagine per la società per cui lavoriamo. Succedono a tutti gli incidenti.

Ha dato qualche compito ai suoi giocatori da qua a Natale?
No, non ci avevo pensato, però lei mi ha dato uno spunto. Se Allegri dà i compiti di vittoria di successi noi facciamo la sintesi: dobbiamo fare come la Juve. Vincere quanto vincono loro, avere gli stessi obiettivi loro. Quanto manca per essere al livello della Juve? Se si fa come loro manca poco, se si fa di meno manca molto. Loro hanno mestiere nel portare a casa risultati, hanno la bravura nel cogliere l’attimo, sanno valutare bene il momento importante. Ora si dice che non giocano un bellissimo calcio, ma se loro avranno la squadra che gioca un calcio migliore davanti aumenteranno la loro qualità. Noi invece dobbiamo ancora consolidare quanto fatto vedere nell’ultimo periodo. Noi dobbiamo essere bellissimi per portare a casa i tre punti. Ma si può essere anche bravi e non bellissimi per portare a casa i tre punti.

Legare la tua permanenza a Roma ad un esito della stagione non potrebbe farvi arrivare troppo tardi sui programmi?
Sei uno attento. Per meritare, per ambire a quello che è un contratto bisogna fare risultati. Per stare alla Roma bisogna far risultati. C’è anche la mia valutazione che si fa. La Roma ha fatto contratti ad allenatori e poi sono stati mandati via dopo poco tempo e hanno continuato a pagare. Quindi si sbaglia, io voglio aiutarli a non sbagliare. Se dopo 12 partite si deve già dire che abbiamo fatto un risultato non è così, ci sono tantissime partite da giocare. Quello che sarà il discorso di valutazione obiettiva sul lavoro sarà fatto da ultimo. Poi la società è giusto che si organizzi per prevenire tutto. Deve guardare i giocatori, lo farà e lo sta facendo. La Roma ha fatto buoni risultati, è in crescita continua, si sta lavorando in maniera seria, è evidente da dentro. Si sta lavorando per creare una struttura. Mi sento proprio voi sul collo (ride, ndr). Per cui è un discorso che non mi coinvolge, perché sono risultati, sono i numeri che faremo fino in fondo. Questo dipenderà dalla squadra, da me dipende poco, non sono uno che deve gestire o comandare a Roma. La Roma ha una squadra anche al di fuori dal campo, è una squadra altrettanto forte, sennò non avrebbe composto questa forza visibile. Tutti hanno ruoli e lavorano, io sto attento al dover dare più forza a quelli che dicono le cose giuste. Io sono uno che esalta o abortisce le cose, però io lo faccio per quella che è la mia posizione e basta, per le altre posizioni ci sono professionisti molto forti.

Ventura ha parlato di De Rossi. Lo ha visto anche lei rinato? Che meriti ha lei?
Secondo me fa parte della crescita di squadra che abbiamo detto. Daniele ha prodotto un servizio verso questa crescita che c’è stata e che io ho sottolineato. I giocatori hanno pensieri più corretti e più seri, più importanti per quanto riguarda l’obiettivo futuro. Daniele sta dentro a questo considerazioni. E’ chiaro che in Nazionale si viene stimolati da qualcosa di nuovo, ma dall’anno scorso a quest’anno c’è stata una crescita importante. E’ un giocatore forte e importante che dobbiamo continuare a stimolare.

E’ d’accordo con la proposta di Ventura di iniziare il campionato il 13 agosto?
Ventura è uno attento, uno bravo, se lui ha questa esigenza bisogna tentare di accontentarlo, la Nazionale è la squadra dell’Italia, tutti ne facciamo parte. Da parte mia è quasi un sì.

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