La Repubblica (M. Juric) – Matías Soulé si è preso la scena a Firenze, trascinando la Roma alla vittoria con un gol e un assist. La sua doppietta di firme ha permesso ai giallorossi di restare in vetta alla classifica, confermandolo capocannoniere della squadra e uomo più decisivo in questo avvio di stagione. L’azione del pareggio è stata un manifesto del suo talento: convergenza da destra e sinistro vincente. Pochi minuti dopo, un suo corner perfetto ha propiziato il colpo di testa del 2-1 di Cristante. In questo momento, Soulé è il fulcro dell’attacco di Gasperini, l’unico in grado di trasformare le azioni in occasioni concrete.
Il contrasto con le difficoltà di Dovbyk è evidente. L’ucraino è apparso ancora confuso e impreciso, spingendo Gasperini a sostituirlo con Paulo Dybala, al rientro dopo tre settimane. La Joya, schierato a sorpresa come falso nove, ha mostrato subito qualità e movimento, contribuendo a gestire il finale di gara. “Dybala prima punta? È un’emergenza”, ha spiegato Gasperini, “Ferguson aveva un problema alla caviglia”. L’ingresso dell’argentino, insieme a quello di Pellegrini, è stato fondamentale per controllare il ritmo e togliere l’iniziativa a una Fiorentina arrembante.
Nonostante le difficoltà, la Roma vince una partita di resistenza e lucidità, regalandosi la sosta da capolista. “Sono molto contento”, ha concluso Gasperini, “la squadra sta migliorando e riesce a fare risultati”. In attesa del pieno recupero di Dybala e Bailey e del risveglio delle punte, l’attacco della Roma ha un solo, indiscutibile centro di gravità: il sinistro di Matías Soulé.