La Gazzetta dello Sport (C.Zucchelli) – Gli hanno persino dedicato un video, tanto era la voglia di vederlo tornare: l’Olanda, d’accordo con la Roma e con il giocatore, ha convocato Kevin Strootman per le tre partite contro Irlanda, Polonia e Austria in programma tra la fine di maggio e l’inizio di giugno. I tre incontri per Strootman sono l’ideale, perché non essendo partite ufficiali (l’Olanda non farà l’Europeo) gli consentiranno di mettere minuti nelle gambe senza lo stress del risultato. Capitano della sua nazionale a soli 23 anni, Strootman tornerà in campo con l’Olanda due anni e due mesi dopo l’ultima volta: era il 5 marzo 2014, Kevin giocò 39’ contro la Francia salvo poi uscire per un problema al ginocchio. Quattro giorni più tardi, a Napoli, il crac che diede inizio al suo calvario, con tre operazioni in meno di 18 mesi. Oggi l’incubo sembra alle spalle, sorridente e sereno è partito con la Roma per Dubai, quando tornerà lo aspettano i compagni olandesi e il c.t. Blind, che non vede l’ora di averlo a disposizione per le qualificazioni mondiali che l’Olanda, vicecampione nel 2010, non vuole fallire.
IL RITORNO – In questa stagione il centrocampista è sceso in campo 5 volte, la Roma gli ha concesso la possibilità di tornare con la nazionale, anzi, spera che ritrovare la selezione del suo paese possa servirgli sia a livello mentale che fisico e non è escluso che qualcuno, da Trigoria, vada a vederlo impegnato con la maglia Orange, vista la sua importanza, come ha detto Florenzi al sito della Roma: «È una macchina da guerra. A volte per chi non lo conosce è quasi fastidioso vedere quanta applicazione mette negli allenamenti. Lavora come un ossesso, ci mette il cuore in quello che fa. Tutti noi dovremmo imparare da lui come si gioca a calcio e come ci si comporta nella vita».
