Solidarietà, tutti con lo Shakhtar

Corriere dello Sport (R. Maida) – Prima della festa, l‘abbraccio. Sono le 19:10 quando lo stadio Olimpico, non ancora completamente pieno, si commuove in un lungo applauso. Al centro del campo ci sono i giocatori del nuovo Shakhtar Donetsk che, stretti l’uno con l’altro, cantano a occhi chiusi l’inno ucraino.

È un momento di solidarietà e rispetto che entra dentro all’anima, mentre lo speaker invia un messaggio garbato all’ospite d’onore invitandolo a “tornare presto competitivo, ma solo sui campi di calcio”.

È una partita speciale, un’amichevole nel senso totalizzante del termine, che lo Shakhtar ha vissuto come una vera rinascita. I gruppo, con la bandiera-ds Dario Srna come capo spedizione, è sbarcato ieri mattina a Fiumicino e oggi tornerà in Slovenia, nel centro sportivo della nazionale, per preparare il campionato che riprenderà, a porte chiuse, il 23 agosto contro il Metalist.

 

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