Il software che cancella Totti

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Leggo (F.Balzani) – Una relazione complessa con tanto di dati forniti da un software e un resoconto degli infortuni e dei tempi di recupero. Sarebbe stato questo a portare Pallotta a prendere la storica decisione, filtrata dal video di Boston, in cui praticamente consiglia a Totti di lasciare il calcio giocato. Il presidente e il braccio destro Zecca si sono fatti consegnare un rapporto dettagliato che a quanto pare non li ha soddisfatti. Da qui le frasi choc di Pallotta che hanno fatto il giro d’Europa: «Non può più giocare come prima. Il suo corpo non glielo permette e non fa bene ciò che gli dice la mente». Un discorso appena accennato di persona a Totti col quale c’era l’intenzione di rivedersi a maggio per fare il punto della situazione ed eventualmente rinnovare per un’ultima stagione. L’uscita di Pallotta, invece, ha spiazzato Francesco che ora si ritrova ad un bivio: accettare il ruolo da dirigente o giocare ancora lontano da Roma.

La prima ipotesi appare difficile visti i rapporti ormai logori tra il capitano e la società, la seconda porterebbe il giocatore negli Usa. A chiamarlo a gran voce in questi giorni sono stati soprattutto Nesta e Maldini (allenatore e presidente del Miami Fc), ma anche Pirlo da New York e Gerrard da Los Angeles dove potrebbe guadagnare 8 milioni a stagione. La nascita della 3ª figlia (Isabel) e i futuri impegni lavorativi della moglie frenano le possibilità di un esilio. Ieri Francesco si è allenato come sempre a Trigoria (differenziato per un affaticamento) e non era affatto di buon umore. Nei prossimi giorni potrebbe sbottare di nuovo. Intanto la città si è di nuovo spaccata tra chi condivide lo scetticismo di Pallotta e chi chiede rispetto per la bandiera. «Andava gestita in maniera diversa», ha ammonito il presidente del Coni Malagò. «Lui è la Roma», le parole di Albertini. «Totti non si discute, è un onore potermi allenare con lui», quelle di Maicon.

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