Sla e demenza, i calciatori a rischio: troppi colpi di testa

I calciatori professionisti sono soggetti a maggior rischio di malattie neurodegenerative e la causa starebbe nell’elevato numero di micro traumi al capo che è inevitabile registrare tra partite e allenamenti. Questo è quanto emerge da uno studio condotto su oltre settemila ex-calciatori professionisti scozzesi. Il rischio deriverebbe non tanto dai colpi forti presi alla testa ma dal conto totale degli impatti accumulati nel corso della carriera sportiva. Il fatto che un “ferro del mestiere“, ossia i colpi alla testa ripetuti, fossero usuranti era già emerso in altre discipline sportive. C’è un’altra malattia degenerativa che sembra colpire in maniera maggiore i calciatori rispetto al resto della popolazione ed è la Sla. Secondo uno studio del 2008 su 23.875 calciatori di A e B c’è il rischio ricalcolato sulla popolazione calcistica è circa 2 volte di più rispetto alla popolazione generale e arriva a essere di 6 volte più incidente in Serie A. Lo riporta Il Mattino.

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