I soldi di Sky e Dazn: incubo della Serie A

Il Fatto Quotidiano (P.Ziliani) – Sulla testa dei presidenti di Serie A, che dopo aver pagato nell’ultimo anno 188 milioni ai procuratori, superato i 2,5 miliardi di debito, messo a bilancio 717 milioni di plusvalenze quasi tutte farlocche e che oggi piangono e strepitano perché il Coronavirus è arrivato a metterli sul lastrico, mentre in mutande erano già da un pezzo, anche se loro se la spassavano facendo finta di niente; sulla testa dei nostri prodi, dicevamo, prende ora una spada Damocle che – questa sì – scaturisce i nefasti veleni liberati dal Coronavirus: il pagamento in pericolo dei diritti-tv. Visto che la stagione si è interrotta ai primi di marzo, non solo in Italia ma in tutta Europa, le tv non hanno alcuna intenzione di pagare partite che a dispetto del gran prodigarsi di Uefa, Figc e federazioni tutte al 90% non trasmetteranno mai. Si è detto: i club di Serie A sono preoccupati perché non vogliono pagare la sesta e ultima tranche del 2019-20, 130 milioni Sky, 21,5 Dazn, in tutto 151,5 milioni. Ma magari le cose stessero così. Il contratto impegna Sky a pagare alla Lega 780 milioni per trasmettere 266 partite e Dazn a pagare 193 milioni per 114 partite. Ebbene, ad oggi Sky ha trasmesso 180 delle sue 266 partite (-86).

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