Si rivede Totti, ma la Roma sbatte (3 volte) sul palo

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Il Giornale (M.Di Dio) – Non basta nemmeno Francesco Totti per evitare alla Roma un passettino falso che rischia di pregiudicare la rincorsa al Napoli e al secondo posto, ora distante sei punti. L’effetto derby ha colpito, anche se mentalmente la truppa di Spalletti ha risposto con la giusta determinazione ma ha peccato di precisione sottoporta. Dote necessaria, anzi indispensabile, in questo arrivo in volata nel quale un punto in più o in meno può fare la differenza nello scrivere i verdetti della stagione. Aveva ragione il tecnico toscano a diffidare del Bologna, unica squadra capace di togliere punti alla Juve nelle ultime 22 partite. Alla fine Donadoni ne prende quattro con la Roma tra andata e ritorno grazie a una gara ordinata e a un po’di fortuna.

L’obiettivo minimo per la proprietà Usa resta il gradino più basso del podio del campionato e in questo senso i giallorossi dovranno ancora guardarsi le spalle dall’Inter, ma è chiaro che senza la Champions diretta il club di Trigoria sarà costretto a privarsi di almeno una o due pedine importanti per colmare il mancato sicuro introito europeo. Al di là di quello che ha dichiarato ieri prima del match il dg romanista Baldissoni che ha parlato di «semplici congetture» circa la trattativa ingaggiata con il Chelsea per Nainggolan e le sirene inglesi e spagnole che suonano all’indirizzo di Pjanic e Manolas.  C’è una buona dose di sfortuna nella serata che rischia di rendere più complicato migliorare il terzo posto in classifica.

I tre pali di Salah in 47 minuti eguagliano il Di Napoli in un Messina-Sampdoria di undici anni fa, record negativo solo parzialmente mitigato dal gol (il dodicesimo in campionato) dell’egiziano, nato da un passaggio al bacio di capitan Totti. Che nelle giocate da fermo è ancora fra i migliori al mondo. Diciotto i legni colpiti dalla Roma in stagione, una cifra che non si può che leggere in tanti punti lasciati per strada. In realtà la Roma si mostra poco cinica nei 90 minuti, non concretizzando – anche per imprecisione le occasioni create, mentre i felsinei sfruttano l’unico pallone pericoloso giocato dalle parti di Szczesny che porta al gol Rossettini. Che aumenta il retrogusto amaro di un’occasione persa per la Roma.

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