Sgasata Juve. Tutte le strade portano a Pjanic

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Tuttosport (F.Cornacchia – G.Vaciago) – È sempre più facile immaginare Miralem Pjanic con la maglia della Juventus. Non siamo al “tutto fatto”, ma solo qualche gradino sotto. Per carità, sempre abbastanza per scivolare, ma anche per iniziare a coltivare solide certezze. Come gli incontri romani che sono andati in scena nelle ultime 48 ore e nei quali ha preso forma l’accordo per il trasferimento alla Juventus del centrocampista della Roma. Si tratta ancora, soprattutto sui soldi, ma Beppe Marotta ha sgasato come Valentino e il traguardo è a un paio di curve.

CAPITALE AFFOLLATA – Da martedì l’ad bianconero e il suo ds Fabio Paratici sono a Roma. Dove è piombato anche Miralem Pjanic, interrompendo la sua vacanza a Ibiza. A Roma, per altro, c’è anche James Pallotta che non si occupa direttamente di mercato, ma la cui presenza semplifica le decisioni più importanti, così come la sua amicizia con Andrea Agnelli. I due hanno abitudini precise e dalle quali non derogano in fatto di trattative: ci pensano i dirigenti. Ma è indubbio che i buoni rapporti tra i due presidenti certamente non hanno complicato l’affare, iniziato nei mesi scorsi con i primi ragionamenti ed entrato nel vivo qualche settimana fa. Tra martedì e ieri la prima grande svolta: perché gli incontri con la Roma e con il giocatore hanno stabilito i margini della trattativa. La Juventus ha fissato in 30 milioni la cifra da versare alla Roma, da lì in poi si ragiona in termini di bonus, che – si sa – possono essere molto elastici e offrire a tutti una bella figura. La Roma ha da qualche tempo rinunciato all’idea di prendere fino all’ultimo centesimo i 38 milioni della clausola inserita nel contratto di Pjanic, ma ovviamente cerca di massimizzare l’incasso, anche in vista della scadenza del 30 giugno, quando – per ottemperare gli obblighi del fairplay finanziario – dovrà avere ceduto per almeno 30 milioni.

ROMA OBBLIGATA – Tant’è che i giallorossi sono da un po’ di tempo attivi sul fronte delle cessioni. Per esempio trattando Antonio Ruediger con il Chelsea, ma il grave infortunio del tedesco (rottura dei legamenti) – unito alle poche offerte concrete per i vari Dzeko, Sanabria, Sadiq, Doumbia…-, fin qui ha azzerato la speranza del ds Walter Sabatini di poter evitare una cessione eccellente. O meglio: la vendita di Pjanic.

L’SMS DI NAINGGOLAN –  Già, perché l’idea di sacrificare l’altro pezzo grosso, Radja Nainggolan, non è mai stata presa in considerazione né dal ds né dal tecnico Luciano Spalletti. Ragioni tecnico-tattiche, ma soprattutto economiche: il bosniaco garantisce una plusvalenza più ricca. Anche per questo a Trigoria non sembrano preoccupati dai messaggi inviati da Nainggolan: «Conte? Abbiamo parlato – ha detto il giocatore dal ritiro del Belgio – è mi voleva già alla Juve, ma io gli ho detto che non ci sarei mai andato. Ora sta cercando di convincermi ad andare al Chelsea, abbiamo fatto una chiacchierata, è una persona interessante. Se resterò a Roma? Vedremo, non lo so». Tutto vero, compreso l’incontro di inizio maggio con il ct. Secondo i ben informati, l’ex cagliaritano pretende soltanto un ritocco dell’ingaggio. La sensazione è che alla fine, a meno di ricche intrusioni (occhio al Bayern), saranno accontentati tutti: la Juve e Allegri avranno Pjanic, la Roma sistemerà il bilancio e Nainggolan verrà ricompensato per la fedeltà.

INTESA DI MASSIMA – L’avvicinamento tra Juventus e Roma segue all’intesa di massima trovata dai campioni d’Italia con Pjanic. L’ex Lione pubblicamente non ha mai escluso l’ipotesi bianconera, anche perché da mesi è quella più concreta. Pjanic ha capito che la Roma ha necessità di venderlo e la prospettiva di approdare in un club che lotterà per vincere la Champions lo intriga parecchio. La Juventus può aiutare Pjanic a compiere l’ultimo salto di qualità: diventare non solo un giocatore bello da vedere, ma anche vincente. A far saltare il matrimonio potrebbe essere soltanto l’intromissione dell’ultima ora di una ricca big europea. Più che il Barcellona (che comunque apprezza il romanista), l’insidia maggiore è rappresentata dal Bayern Monaco.

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