Salute, calendari, norme. Tutti i dubbi della Lega A

La Gazzetta dello Sport (A. Di Caro) – “Gli scenari cambiano continuamente, non ci si capisce più nulla”. A parlare è un dirigente in zona Champions che pure in vita sua ne ha viste molte. Inutili fare previsioni, si rischiano solo brutte figure. Come quella del Ministro dello Sport Spadafora che pochi giorni fa annunciava urbi et orbi la sospensione degli allenamenti almeno fino a maggio e smentito immediatamente dal decreto di ieri che proroga il divieto fino al 13 aprile. Tutte le federazioni europee sono concordi nel voler terminare la stagione, tranne la nostra. Molti presidenti sono contrari anche perché non tutti i club sono attrezzati per affrontare un tour de force necessario per concludere la stagione già il 30 giugno. I principali dubbi del “fronte del no” sono questi: 1- Per concludere la stagione entro il 30 giugno sarebbe necessario un tour de force che la maggior parte dei club non sono attrezzati ad affrontare. 2- Se la Serie A dovesse prolungarsi oltre il 30 giugno sarebbe necessario permesso della Fifa per prolungare i contratti che scadono proprio in quella data. 3- Necessario modificare licenze Uefa e attuali parametri del FPF. 4- Bisogna rivedere tutte le date del mercato. 5- La pausa di fine stagione sarebbe troppo breve. 6- I nuovi acquisti sarebbero catapultati in campo senza il tempo per ambientarsi. 7- Tornando a giocare potrebbero saltare anche le rinunce alle mensilità da parte dei giocatori.

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