Serie A, nella Top 11 della stagione ci sono Benatia e De Rossi

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Juve e Roma formano l’ossatura di una formazione scelta tra i giocatori che si sono distinti nella lunga stagione della serie A. Tanti i primi della classe: da Benatia a Pogba, da Tevez a Immobile, una top 11 che fa felice Prandelli che ne ha preconvocati sei per il Mondiale. In porta Perin ha convinto piu’ di Buffon. Questa la formazione col 3-4-3: Perin, Barzagli, Benatia, Paletta, Lichtsteiner, De Rossi, Pogba, Candreva, Cuadrado Tevez, Immobile.

Perin: la promessa diventa realta’. Il portiere del Genoa esplode e conquista l’azzurro. Almeno dieci gare da migliore in campo, con punte di perfezione con Torino e Inter. – Barzagli: implacabile, corretto, continuo. L’esperto difensore blinda la difesa juventina con prestazioni lucide. Fallisce solo nel ko con i viola, eccelle col Napoli. – Benatia: rivelazione della stagione, leader del bunker romanista, nel mirino dei club top d’Europa. Anticipo, fisico, corsa e anche molti gol. Migliore in campo con Samp e Catania. – Paletta: comincia in maniera normale, cresce e conquista la maglia da titolare del Parma e andra’ ai mondiali. Sicuro, affidabile, continuo. – Lichtsteiner: la fascia d’assalto di Conte, perno delle ripartenze. Stagione memorabile per lo svizzero, migliore in campo con Lazio, Cagliari, Inter e Milan. – De Rossi: l’anno del pieno riscatto. L’alter ego in campo di Garcia blinda una difesa potente e veloce con chiusure magistrali, poi partecipa da par suo anche alla manovra. – Pogba: il geniale francese da’continuita’ ai suoi estri, diventa titolare fisso al posto di Marchisio. Si apre per lui un’asta milionaria. Eccellente e decisivo in una decina di partite. – Candreva: si e’ salvato dal naufragio della Lazio con una serie di prestazioni diligenti e continue: generoso nei ripiegamenti, spietato nelle cavalcate e nelle conclusioni. – Cuadrado: tecnica, velocita’, progressione, dribbling. Queste le armi del funambolo colombiano, delizia del popolo viola. Da incornicare le gare con Udinese e Bologna. – Tevez: il grimaldello del terzo scudetto. L’Apache ha segnato tanto, ha creato assist con classe ed esperienza, un impatto devastante nella serie A. Un obbrobrio non vederlo al Mondiale. – Immobile: Ciro nuovo Rossi, come si augura Prandelli, capocannoniere con 22 gol. Agile, potente, utile ovunque in attacco, conclude da ogni posizione e segna tanto.

Ampio il panorama dei distinti. Tra i portieri la rivelazione Scuffet, il veterano Buffon con sette gare di eccellenza, alti e bassi per Handanovic, apprezzabile Mirante. In difesa spiccano Castan e Glik, l‘inossidabile Maicon, il veterano Chiellini e l’emergente Romulo. A centrocampo il delizioso regista Pirlo (punizioni a orologeria nei momenti topici), per parte della stagione Vidal, fra i migliori Pjanic. Un gradino sotto Borja Valero, Nainggolan e poi i centrocampisti offensivi Parolo e Bonaventura. In attacco l’eterno Toni ha stupito ancora mentre Higuain ha fatto dimenticare Cavani, Llorente si e’ integrato con Tevez. Tra i funamboli un Cerci piu’ maturo (nonostante il rigore sbagliato ieri che costa al Toro l’Europa), un Gervinho devastante e divertente, un Cassano recuperato. Tra i nuovi il napoletano Mertens e i gioiellini Keita e Maarabt. Discorso a parte per Totti: se continua cosi’ arriva competitivo a 40 anni come Giggs e Zanetti.

ANSA

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