Calcio, ora è tutto vero

Il Messaggero (A.Angeloni) – Dove eravamo rimasti? Alla drammatica e inevitabile chiusura. Sono passati tre mesi da quel tocco magico di Paulo Dybala contro l’Inter, dallo speranzoso cartello (“andrà tutto bene, restate a casa) esibito da Ciccio Caputo dopo la rete segnata al Brescia in occasione dell’ultimo recupero della 26esima giornata, 8 e 9 marzo. Forse, proprio tutto bene, non è andato, diciamo che magari poteva andare anche peggio. Oggi ci accontentiamo, però di una vita seminormale che stiamo tornando a condurre e un calcio post Covid-19 che torna a esistere, ma che non è certo quello di prima. Per adesso possiamo almeno ricominciare a raccontarlo, come prima, questo sì. E come per incanto, la competizione meno considerata, la Coppa Italia, diventa l’iniziazione di un nuovo sistema, che piacerà meno ma ci si abitua a tutto. Le due semifinali di Coppa Italia sono state anticipate al 12 e 13 giugno, la finale sarà il 17 nella cornice dello stadio Olimpico. 

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