Gazzetta.it (F.Russo) – Capitani senza fascia. In un calcio che da tempo ha perso bandiere e calciatori simbolo, la situazione che si verificherà sabato al via della serie A non dovrebbe sorprendere più di tanto. Eppure, pensandoci bene, ha quasi dell’incredibile. Delle sette big del campionato, soltanto Juventus e Napoli hanno un capitano certo. Per tutta la stagione. Per i bianconeri e gli azzurri, a parte qualche raro caso di turnover o squalifica, saranno sempre Gigi Buffon e Marek Hamsik a stringere la mano ad arbitro ed avversari prima del fischio d’inizio. Per le altre, invece, la fascia rischia di diventare itinerante. Perché i “legittimi proprietari” partono fuori dall’undici titolare e non c’è certezza assoluta sul sostituto.ù
LE ROMANE – Opposta è, invece, la situazione di Lazio e Roma. I giallorossi hanno una bandiera, un capitano, un simbolo, come Francesco Totti, ed il suo erede designato, il “Capitan futuro”, Daniele De Rossi, ma entrambi, per motivi diversi, non hanno certezza di partire titolari nell’undici di Garcia. Emblematica, in questo senso, è stata la formazione iniziale schierata nel vernissage del 14 agosto, all’Olimpico, contro il Siviglia: panchina per Totti e De Rossi e fascia a Keita. Era già successo lo scorso anno a Genova, per cui è lecito pensare che, se Garcia deciderà di fare a meno dei due simboli giallorossi, il capitano possa diventare, in pianta più o meno stabile, il maliano.
La Lazio, invece, al contrario, un capitano titolare ce l’avrebbe: è Lucas Biglia, che, però,alla prima occasione utile, non ha proprio mostrato grande attaccamento alla maglia. “La fascia mi ha fatto davvero piacere, ma non so se resto”, ha detto l’argentino alla vigilia della finale di Supercoppa Italiana. E, così, il capitano potrebbe tornare ad essere, a tutti gli effetti, Stefano Mauri, riaccolto ufficialmente oggi a Formello dopo un’estate da svincolato.