Sotto il segno del bilancio

Il Messaggero (M.Ferretti) – È un bilancio forzatamente parziale, quello del girone d’andata del campionato. Perché non tutte le squadre hanno giocato lo stesso numero di partite, con la capolista Juventus, il Milan, la Fiorentina, il Bologna, il Pescara e il Crotone che ne hanno disputata una in meno. Le 18 anziché 19 gare, comunque, non hanno impedito ai bianconeri di aggiudicarsi il titolo di campioni d’inverno, e con due turni d’anticipo. Al giro di boa, la squadra di Max Allegri ha quattro punti di vantaggio sulla seconda, la Roma, e appunto una partita da recuperare: la prova che è la più completa del torneo. Con un dato tipicamente italiano che contraddistingue chi guarda tutti dall’alto: la miglior difesa, 14 reti al passivo. La conferma che dalle nostre parti conta più non prenderle che darle. Tanto è vero che il Napoli, che vanta il miglior attacco, 42 gol, è soltanto terzo, e con appena 2 punti di vantaggio sul Milan che deve recuperare la partita contro il Bologna, l’8 febbraio come Crotone-Juventus. Pescara-Fiorentina, invece, si giocherà il primo febbraio.

LUKASZ PARATUTTO – La Juventus, nonostante tutto, è la squadra che ha vinto il maggior numero di gare, 15 su 18 (non ha mai pareggiato), quattordici più del Pescara che ha conquisto tre punti una volta soltanto, e a tavolino contro il Sassuolo. L’Atalanta vanta il miglior incremento-punti rispetto alla passata stagione, + 11 (con 35 ha stabilito il suo nuovo record di punti in un girone d’andata in una Serie A a 20 squadre); il Sassuolo, al contrario, sta marciando più lentamente di tutti rispetto a dodici mesi fa, – 14 punti. Se Mauro Icardi è l’attaccante più prolifico, 14 gol, il romanista Edin Dzeko è colui che ha tirato più volte verso la porta avversaria, 46. Curiosità: il capitano della Bosnia con 13 reti ha stabilito il suo record in un girone d’andata. Ad Edin appartiene un dato curioso: ha colpito 4 pali, e nessuno ha saputo fare meglio (o peggio?). Ancora a livello individuale, lo spagnolo Callejon è il più bravo negli assist vincenti, 8; il genoano Izzo il più bravo a recuperare palloni, 73. Skorupski dell’Empoli ha mantenuto la porta inviolata in 7e gare, più di ogni altro portiere in campionato.

DA TOTTI A PELLEGRI – Il Napoli ha il miglior attacco del campionato (media 2,21 reti a partita) anche in virtù del maggior numero di tiri, 282, di tiri nello specchio, 153, e degli assist, 23. La miglior difesa della Juventus è certificata dal più alto numero di parate, 36. Due dati contrapposti: l’Inter di Antonio Candreva è la squadra che crossa meglio di tutte, 225; l’Udinese di Gigi Del Neri, avversaria della Roma domenica al Friuli, quella che lo fa peggio, 144 sbagliati. Il Napoli del maniacale Maurizio Sarri corre più di qualsiasi avversario, con una media di 109,199 Km a partita. Nel girone d’andata sono stati segnati 518 gol (14 autoreti), e i marcatori sono stati 179. I calciatori impiegati dalle 20 squadre hanno raggiunto quota 712, 363 dei quali stranieri, i calcio di rigore sono stati 49 (Roma 9 a favore, Cagliari 6 contro). Gli arbitri hanno estratto 840 volte il cartellino giallo e 29 quello rosso. Il nonno del campionato è Francesco Totti, classe 1976, 25 anni più del genoano Pietro Pellegri, classe 2001. L’anno in cui il Capitano della Roma vinceva lo scudetto.

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