Secondo Mourinho Roma da Champions: “Potevo andarmene”

La Repubblica (M. Pinci) – Nel budello della corsa Champions, la Roma si prende un biglietto di prima classe.  In un torneo mortificato dalle condanne sportive, dal rischio fallimento di alcune, con una capolista in fuga ciclistica e due retrocessioni praticamente appaltate, quasi tutte le emozioni sono concentrate lì. Cinque squadre in 3 punti per prendersi la fetta grossa della torta, la Champions che porta soldi e salva i bilanci. Non si può pensare di correre per il 4° posto, bisogna giocare per arrivare secondi senza calcoli.

La Roma, in questa danza, il secondo posto per una notte se lo è preso. Anche se per una soltanto, visto che il derby di Milano le porrà davanti una tra Inter e Milan. Di contro, le garantirà di non essere superata da entrambe, offrendone la possibilità di mettersene almeno una alle spalle.

E di questi tempi è già molto. Per restare attaccata alle prime ha impiegato appena 5 minuti e 25 secondi, sufficienti per piegare 2-0 l’Empoli all’Olimpico. Con il più infallibile dei suoi talenti: il calcio da fermo. Due gol quasi fotocopiati, corner di Dybala e testa di Ibanez prima e Abraham dopo. Ora sono 12 da palla inattiva da inizio stagione, per la Roma, il 43% dei gol in campionato. Intanto Mourinho ha ricordato di aver respinto corteggiatori agguerriti, per restare: “Potevo andare via a dicembre e non l’ho fatto“. Come dire: qualcosa mi dovete.

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